sabato 4 ottobre 2014

Velletri, progetto definito «contrario agli interessi della popolazione» Polo di trattamento dei rifiuti, le osservazioni del Comune


DI FRANCESCO MARZOLI
Durante la conferenza congiunta
dei rappresentanti
istituzionali dei Comuni
di Velletri, Aprilia, Cisterna e Lanuvio,
Fausto Servadio - primo
cittadino veliterno - aveva annunciato
la consegna, in Regione, delle
osservazioni all’istanza di valutazione
d’impatto ambientale presentata
dalla società «Ecoparco
srl» per la realizzazione, nella zona
di Lazzaria, di un polo impiantistico
integrato per il trattamento,
il recupero e la valorizzazione dei
rifiuti non pericolosi, con discarica
di servizio annessa. Di conseguenza,
sul sito del Comune, sono
state pubblicate tutte le varie constatazioni
firmate dal sindaco ed
elaborate da personale tecnicoamministrativo
del Comune, al
termine delle quali si è espressa
negatività verso il progetto che, tra
le altre cose, è ritenuto «contrario
agli interessi della popolazione
locale». Le osservazioni sono di
vario tipo: oscillano, infatti, da
quelle di carattere generale fino a
quelle di tipo tecnico, passando
attraverso considerazioni sull’ido -
neità del sito prescelto dalla Ecoparco,
ossia la cava dismessa dalla
quale si estraeva pozzolana. A
livello generale, il sindaco ha sottolineato
- nel documento - come
l’area prescelta sia già interessata
da progetti complementari alla
raccolta differenziata porta a porta
dei rifiuti (l’impianto di digestione
anaerobica della frazione organica
che sarà realizzato dalla Volsca
Ambiente e Servizi, ndr); in più,
«non si ritiene necessaria - si legge
nelle osservazioni - la costruzione
di una nuova discarica da due
milioni di metri cubi, sia pure di
servizio, come indicato, in modo
non sufficientemente chiaro, nel
progetto in esame. A tal proposito
- prosegue il documento firmato da
Servadio - nel caso che la discarica
ivi proposta fosse da considerarsi
esclusivamente come ‘di servizio’
all’impianto, la capienza necessa-
ria per la vita dell’intero polo sarebbe
contabilizzata in decenni.
Ciò considerato, poiché la sostenibilità
economica del progetto non
è coerente con tale arco temporale,
vi sono fondate ragioni per ritenere
che tale volume di capienza (due
milioni di metri cubi) sia invece
destinata ad altro uso, ossia la
mera raccolta dei rifiuti e il loro
conferimento in discarica, senza
porre in essere le opportune attività
di riciclo e recupero». Dal punto
di vista tecnico, invece, dal Comune
contestano svariate valutazioni,
tra cui non mancano osservazioni
negative circa i fattori impattanti
del progetto, la valutazione dei
rischi per i lavoratori, la valutazione
dell’opzione zero e delle alternative
di localizzazione e, infine,
l’idoneità specifica del sito, giacché
la cava - allo stato attuale - non
risulterebbe ancora completamente
ripristinata. Questa, dunque, la
conclusione del sindaco di Velletri:
«Sussistono ragioni tecniche,
politico-amministrative e giuridiche
(formali e sostanziali) che
ostano all’accoglimento del progetto
presentato. Il Comune, dunque
- conclude il documento che
contiene le osservazioni - esprime
parere negativo sullo stesso progetto,
confidando nel suo rigetto
da parte dell’ente competente alla
Valutazione d’impatto ambientale
».

©RIPRODUZIONE RISERVATA IL QUOTIDIANO - Martedì 30 Settembre 2014
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