In perfetto accordo bipartisan i sindaci di Pontinia, Eligio Tombolillo, di Priverno, Umberto Macci, di Sezze, Andrea Campoli, convocano una pubblica riunione martedì 14 alle ore 19 presso il Palazzo Municipale di Priverno in difesa del territorio, dei distretti agroalimentari e quindi contro il progetto della turbogas di Mazzocchio.
Prosegue come promesso nell’ultima assemblea del 26 settembre a Pontinia al Teatro Max-Fellini l’impegno delle amministrazioni locali avversando il pericolo rappresentato da impianti sgraditi, contrari allo sviluppo locale, alla programmazione territoriale, con emissioni che potrebbero produrre effetti devastanti per la sanità, l’ambiente, l’equilibrio idrogeologico.
In seguito alla fitta corrispondenza che i sindaci Campoli e Tombolillo hanno inoltrato alla Regione dalla fine di agosto ad oggi per un incontro con il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e soprattutto per un suo intervento nei rispettivi comuni in una pubblica assemblea per spiegare se e quale sarà la posizione della Regione sul progetto della turbogas, ieri c’è stato nella sede in via Cristoforo Colombo a Roma un incontro.
La segreteria di Marrazzo, Pino Candido, Silvio Marino, Oreste Luongo, ha ricevuto il sindaco Tombolillo che ha parlato anche a nome del collega di Sezze Andrea Campoli, con Giorgio Libralato.
Il Sindaco di Pontinia ha ribadito con fermezza il no alla centrale alla turbogas senza se e senza ma che viene dal consiglio comunale di Pontinia, confermato da quelli di Sonnino, Sezze, Priverno, Terracina che confinano direttamente con l’area della centrale.
E’ stata ripercorsa la cronistoria della turbogas dal 2002 ad oggi e sono stati elencati i danni temuti e presunti, dati sulle centrali esistenti con i problemi sanitari ed ambientali già accertati.
Con altrettanta decisione è stata ribadita l’incompatibilità dell’agricoltura di qualità con le centrali a turbogas o biomasse che siano.
Sono state ricordate le iniziative, i finanziamenti della stessa Regione Lazio sui distretti agroalimentari, compresa la stessa Colossella, i prodotti di qualità riconosciuti a livello nazionale del territorio interessato dalla centrale che verrebbe aggredita dalle emissioni.
La segreteria del presidente Marrazzo ha preso atto della decisione e della vibrante richiesta di intervento in difesa del territorio e dell’agricoltura attuata da Tombolillo anche a nome di tutti i suoi colleghi della zona.
L’incontro interlocutorio ha avuto un esito positivo con l’aggiornamento alla prossima settimana per un incontro successivo.
Le amministrazioni locali hanno dato la disponibilità e l’interesse ad incontrare nuovamente l’assessore regionale all’ambiente, Filiberto Zaratti, il suo collega con la nuova delega all’energia Mario Di Carlo, i tecnici per approfondire le motivazione tecniche, procedurali e legali per consentire alla Regione Lazio di dire no alla centrale a turbogas.
Il tutto per arrivare all’incontro con il presidente Marrazzo, forse a novembre, per conoscere la decisione della Regione che potrebbe essere determinante per respingere definitivamente il progetto della centrale a turbogas.
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