Oggetto: centrale turbogas di Pontinia
Mentre si avvicina la prossima riunione della commissione AIA-IPPC presso il Ministero dell’ambiente per esaminare il progetto della centrale a turbogas proposto dall’AceaElectrabel a Mazzocchio – Pontinia, continuano i segnali negativi per la sua realizzazione.
Ancora una volta, come riporta l’articolo de Il Messaggero di oggi, la natura manda segnali allarmanti all’insipienza e agli errori progettuali su quest’opera.
Per questo motivo viene inviata l’ennesima segnalazione avverso un progetto che se non è sbagliato è sicuramente lacunoso e non adatto alla localizzazione scelta.
Il tutto dopo l’incidente di un mese fa con il conseguente allagamento della vasca di espansione e dei terreni agricoli limitrofi che, secondo le cronache dei giornali, non sarebbero ancora stati superati.
Pontinia 22 maggio 2008 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
AL MINISTERO DELL’AMBIENTE
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO
ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO
ALL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LATINA
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL CONSORZIO DI BONIFICA DI LATINA
alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico,Artistico e Demoetnoantropologico del Lazio
Alla Prefettura di Latina
Al comando dei Vigili del Fuoco di Latina
Al Comitato Tecnico Regionale
Oggetto: incidenti ai Gricilli e progetto della turbogas di Mazzocchio
Dopo l’incidente riportato a pag. 23 del quotidiano “Latina Oggi” del 25 aprile u.s. ai Gricilli,a pag. 48 sul quotidiano Il Messaggero di oggi nella cronaca della provincia di Latina viene riportato l’ennesimo allarme.
E’ la prova ulteriore che la turbogas a Mazzocchio non si può fare.
Gravi e pericolosi gli errori di progettazione della centrale a turbogas di Mazzocchio e dei relativi servizi collegati, collettori di fornitura del gas (metanodotto) e alimentazione elettrica (elettrodotto) che attraversano l’area dei Laghi del Vescovo (Gricilli).
L’area è completamente in edificabile a causa dei motivi geologici, quindi solo un tecnico che non conosce la zona poteva pensare di impiantare dei piloni in una zona geologicamente instabile.
Non solo quindi doveva essere evitato un intervento in zona SIC – ZPS per motivi faunistici, di tutela e valorizzazione di zone umide e del paesaggio, ma è completamente sbagliato da un punto di vista tecnico.
Se non è mancanza di conoscenza si può addirittura ipotizzare il dolo.
L’incidente occorso poi nella zona con conseguente allagamento provocato dalla rottura (e non è il primo caso) delle pompe che regolano un delicato e precario equilibrio idraulico, di cui si è avuta notizia dagli organi di informazione..
Quindi immaginiamo se questo incidente si fosse verificato in contemporanea ad un incidente dell’elettrodotto oppure del cavidotto.
A questo punto è oltremodo necessario un progetto inutile e dannoso, ma che può mettere a rischio di incidenti un intero territorio e la sua popolazione.
D’altronde la stessa superficialità di un progetto è resa evidente dalla mancanza di analisi e quindi di conoscenza di 2 aziende nell’area di Mazzocchio soggette al Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose".
Stiamo parlando di incompetenza o di dolo?
E’ chiaro ed evidente che alcuni pareri dovuti ed obbligatori per legge o sono sbagliati o non sono stati allegati e/o richiesti in maniera corretta.
Si richiede pertanto che vengano riesaminati i pareri medesimi:
Difatti, esaminando il decreto di valutazione ambientale del IL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI del 5 dicembre 2005 nello stesso viene richiamato il parere favorevole con prescrizioni espresso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con nota n. 07.08.402/1463 del 18.11.2004 che si ritiene viziato e quindi nullo per i seguenti errori con riferimento a (Pag. 20 del Decreto)
“La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico,
Artistico e Demoetnoantropologico del Lazio, ricevuti ed esaminati gli elaborati iniziali dello
studio di impatto ambientale e del progetto relativo alla centrale ed alle opere connesse e tutte le
successive integrazioni inoltrate dal proponente, dopo aver effettuato sopralluogo, con nota n.
7243/D del19/11/2002, successiva nota n. 11561/B del 17/10/2003, ulteriore nota n. 12267/B del
04/11/2003 e nota n. 18447/B del 23/07/2004, ha espresso il seguente parere:
(pag. 21 del Decreto) < (… …) considerato che l’unico corso d’acqua interessato da attraversamento e tutelato ai sensi della legge Galasso è il fiume Ufente, nella cui fascia dei 150 mt. è prevista l’installazione di unpilone, visti gli interventi di mitigazione e compensazione previsti, si ritiene di poter esprimere parere favorevole all’intervento in oggetto con la prescrizione che tutte le opere previste per larealizzazione (vedi tralicci e sostegni vari) vengano concordati con la Soprintendenza (……)>
Il che non è esatto in quanto sono compresi i I laghi del Vescovo (Gricilli) che vengono citati a pag. 18 del Decreto, che facevano parte del programma-parchi della regione Lazio nel 1993. Gli stessi sono inseriti nell'adeguamento dello schema di piano regionale dei parchi e delle riserve naturali (art. 7 L.R. 6 ottobre 1997 n. 29), dove sono stati inseriti come geosito n. 50 "sorgenti dei laghi del vescovo" localizzazione lat. 13,1236° longitudine 41,4544°, tipologia: idrogeologia/grotte e carsismo, struttura idrogeologica: sistema dei Monti Lepini, area protetta di riferimento IT6040003. La legge regionale 29/1997 comprende nell'articolo 45 "tutela del patrimonio forestale" al punto k) area laghi del Vescovo - Gricilli.
Difatti gli stessi Laghi Gricilli vengono citati dalla Ditta proponente nel paragrafo 3.2.5 Aree naturali protette. Siti di interesse comunitario SIC insieme a:
- Bosco Polverino (IT 60400004);
- canali in disuso della bonifica pontina (IT 6040008);
- foresta demaniale del Circeo (IT 60400014).
Né l’errore è stato corretto nelle note:
- nota n. 3715 del 12/03/2003 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio,
- nota n. 5489 del 03/05/2004,confermata dalla successiva nota n. 8300 del 24/06/2004,
tutte della suddetta Soprintendenza per i Beni Archeologici,
Il sito dei Laghi Gricilli viene interessato dalla realizzazione del metanodotto e del collegamento delle linee elettriche aeree.
Naturalmente, quindi, il parere di cui sopra della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Lazio è quindi carente per i vari siti SIC.
Gli stessi Laghi vengono inseriti il 15/04/2008 dalla Regione Lazio nel programma
VIVERE I LAGHI DEL LAZIO, a pag. 18 e 19.
Pubblicata la guida Vivere i Laghi del Lazio, un viaggio attraverso luoghi apprezzati per la loro alta vocazione naturalistica e turistica, dove si fondono storia, arte ed enogastronomia.
La pubblicazione nasce nell’ambito del progetto interregionale “Vivere i Laghi”, cofinanziato ai sensi della Legge n. 135/2001 (art. 5, comma 5), dalla volontà dell’Assessorato regionale Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo di proseguire nel suo impegno a realizzare nuovi e sempre più aggiornati strumenti di promozione turistica della nostra regione.
Con questa guida la Regione Lazio intende quindi aprire una nuova stagione di sviluppo delle attività sportive e delle opportunità turistiche, collegato alle zone lacuali.
Vivere i Laghi del Lazio è stata realizzata grazie al supporto tecnico di Sviluppo Lazio e alla consolidata esperienza della Clementi Editore.
La stessa Regione Lazio è in fase di regolamentazione della materia vista la Deliberazione di Giunta regionale 9 novembre 2007, n. 883: organizzazione della “Conferenza Regionale sull’Energia” per la presentazione ai soggetti interessati del documento consegnato da ENEA, relativo alla prima
revisione del Rapporto Tecnico contenente i risultati dello studio propedeutico al Piano Energetico della Regione Lazio.
Inoltre nell’area di Mazzocchio insistono 2 aziende inserite nel Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose"pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 228 del 28 settembre 1999 - Supplemento Ordinario n. 177, di cui 1 all’articolo 6 e 1 all’articolo 8.
Pontinia 25 aprile 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data=20080522&ediz=05_LATINA&npag=48&file=D_2287.xml&type=STANDARD
Giovedì 22 Maggio 2008 Le piogge intense fanno danni anche a Sezze e in particolare nella frazione di Suso, dove l'esondazione di un torrente ha causato l'allagamento di alcune abitazioni . Per far defluire l'acqua si è reso necessario l'intervento di vigili del fuoco, protezione civile e vigili urbani. Una gru è invece servita a recuperare una pianta abbattuta dal maltempo. «Per ora è tutto sotto controllo - dice Serafino Di Palma, delegato provinciale alla protezione civile - ma se dovesse continuare a piovere comincerebbero i problemi veri». Intanto c'è attenzione anche per i fiumi e per i canali della piana. Le acque dell'Ufente si stanno pericolosamente gonfiando a causa delle piogge e a rischio sono i territori delle varie Migliare: già a livelli di guardia la portata del fiume sulla 47, sulla 48 e sulla 49, tra i territori di Sezze e Pontinia. Gravissima la situazione dei campi agricoli della zona attorno ai Gricilli, già interessata nelle scorse settimane dall'inondazione causata dalla rottura di una tubazione che convoglia l'acqua sulfurea nell'Ufente. I terreni già danneggiati dallo zolfo restano sott'acqua, mentre i canali rischiano di straripare.
Ch.Cap.
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