Oggetto: ambiente tra sanzioni e condanne penali
L’Italia è al primo posto in Europa per le sanzioni in materia ambientale, queste rischiano di aumentare per la scarsa propensione e tutela della natura, della qualità della vita e quindi della salute.
Per esempio, aumentano gli spot per le auto non eco.
I produttori remano contro la riduzione della CO2, con inserzioni e spot in contrasto con la strategia Ue che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 a 120g CO2/km entro il 2012. L'indagine di amici della Terra e Wwf sulle pubblicità del settore.
Mentre l’Europa e anche i petrolieri puntano sull’energia naturale e rinnovabile l’Italia pensa al nucleare, senza che siano risolti i problemi della centrale di Saluggia, come del deposito di scorie.
Opposizione durissima all’opzione nucleare avanzata da Scajola“L’energia prodotta dall’atomo più costosa delle altre fonti e non ha fatto passi avanti in termini di sicurezza. L’esecutivo chiarisca dove vuole prendere i soldi e dove vuole fare le centrali.
L’Italia è anche agli ultimi posti per aiuti in tutela dell’ambiente.
AMBIENTE: UE; ITALIA A ULTIMI POSTI PER AIUTI TUTELA
(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAG - Italia agli ultimi posti nell'Ue per aiuti concessi a favore della tutela dell'ambiente. Lo dice l'ultimo rapporto realizzato dalla Commissione europea sul sostegno che i singoli Stati membri hanno concesso a progetti ambientali. La spesa per la tutela dell'ambiente dal 2001 al 2006 nell'Ue e' quasi raddoppiata passando da 7 a 14 miliardi di euro. In percentuale rispetto al prodotto interno lordo la crescita e' indicata nel 50%. Ma questa media, sottolinea Bruxelles, nasconde notevoli differenze tra gli Stati: nel periodo 2004-2006 gli aiuti piu' consistenti - ben sopra la media Ue pari allo 0,12% del pil - sono stati concessi in Svezia (0,77%), seguita da Danimarca (0,32%) e Germania (0,32%), Austria, Olanda e Finlandia. L'Italia con una spesa annua per aiuti pari a 72 milioni di euro e' con Lettonia, Polonia, Estonia, Irlanda, Portogallo, Slovacchia e Bulgaria il paese dove la percentuale e' pari allo 0,00% del pil. La Francia si ferma allo 0,01%, mentre la Spagna e' allo 0,02% e la Gran Bretagna allo 0,06% del pil. Qualsiasi analisi della spesa per aiuti a favore della tutela ambientale, sottolinea la commissione, deve tener conto del fatto che un'ampia percentuale di aiuti (stimata al 53%) consiste in esenzioni da imposte ambientali, che generalmente vanno a beneficio di industrie ad elevata intensita' energetica, compresi importanti inquinatori. Il quadro di valutazione evidenzia anche un miglioramento nel recupero degli aiuti illegali cosi' come un andamento piu' snello nelle procedure per erogare i sussidi senza la preventiva autorizzazione di Bruxelles.(ANSA). PUC
21/05/2008 15:15
AMBIENTE: UE, INQUINARE DIVENTA REATO PENALE / ANSA
(ANSA) - STRASBURGO, 21 MAG - Le ''gravi violazioni'' delle norme europee sulla tutela ambientale saranno punibili con sanzioni penali. Potranno essere colpite persone fisiche e giuridiche e stara' agli Stati Ue definirle. E' quanto prevede il rapporto del popolare tedesco Hartmut Nassauer, che gli eurodeputati hanno approvato oggi. Adottando un pacchetto di compromesso messo a punto col Consiglio, l'approvazione di Strasburgo e' definitiva e i Ventisette avranno due anni di tempo per mettersi in regola. Grande soddisfazione e' stata espressa dalla Commissione Ue, secondo la quale questa norma fara' si' che non ci siano piu'' ''porti sicuri'' per gli inquinatori. Dopo la carota arriva il bastone, ha commentato Vittorio Prodi, eurodeputato del Pd in commissione Ambiente, riferendosi agli incentivi per la tutela ambientale adottati nelgi anni dall'Ue. Per Guido Sacconi (Pse), relatore sul cambiamento climatico, l'approvazione di oggi segna un passaggio '' quasi storico'' considerando gli anni trascorsi in un ''ping pong'' fra Consiglio e Parlamento e ai quali ha posto fine una sentenza della Corte di giustizia Ue. Nel 2005, infatti, la Corte ha stabilito la competenza europea ad adottare misure nell'ambito del diritto penale per garantire la tutela ambientale. Nel 2007 la Corte ha pero' stabilito che sta agli Stati e non all'Ue fissare le modalita' delle sanzioni. Per questo la direttiva approvata oggi fornisce ai paesi Ue una cornice all'interno della quale ogni stato europeo dovra' fissare le sanzioni penali, che dovranno essere ''effettive, proporzionate e dissuasive''. Nella formula di compromesso approvata oggi e' saltata la proposta originaria della Commissione Ue di stabilire gia' nel testo dei paletti per le sanzioni contro chi inquina intenzionalmente o per grave negligenza e che prevedevano, per le persone fisiche, fino a dieci anni di carcere e l'eventuale obbligo di pagare i danni e per le persone giuridiche una multa fino a 1 milione e mezzo di euro. La norma Ue punta l'indice contro varie forme di inquinamento grave, provocate da impianti che gestiscono sostanze pericolose, dalla gestione dei rifiuti e delle scorie nucleari, ma colpisce anche il possesso, la cattura, l'uccisione o la distruzione di specie protette di animali e piante e qualsiasi azione che provochi il significativo deterioramento di un habitat all'interno di un sito protetto. Per quanto riguarda i rifiuti, sono sanzionabili penalmente la raccolta, il trasporto, il recupero e l'eliminazione, comprese la vigilanza dei siti di smaltimento che provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualita' dell'aria, del suolo, delle acque alla fauna e alla flora. Sono altrettanto sanzionabili la produzione, l'importazione, l'esportazione e l'immissione sul mercato o l'uso di sostanze che riducono lo strato di ozono. (ANSA). CLG
21/05/2008 19:10
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AMBIENTE: UE; SANZIONI A CHI INQUINA, SI' DA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 21 MAG - Si' definitivo da parte del Parlamento europeo alla direttiva Ue che introduce sanzioni per i reati ambientali gravi in tutta l'Ue, se commessi intenzionalmente o per grave negligenza. I deputati hanno approvato un emendamento di compromesso col quale si precisa che la direttiva ''obbliga gli Stati membri a prevedere nella loro legislazione nazionale sanzioni penali per gravi violazioni del diritto comunitario in materia di protezione dell'ambiente''. Ciascuno Stato Ue dovra' adottare le misure perche' siano perseguibili penalmente una serie di attivita' ''illecite e poste in essere intenzionalmente o quanto meno per grave negligenza''. Tra queste figurano la raccolta, il trasporto, il recupero e l'eliminazione di rifiuti, compresi la sorveglianza di queste operazioni e la vigilanza dei siti di smaltimento e le azioni effettuate nella gestione dei rifiuti, che ''provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualita' dell'aria, del suolo o delle acque oppure alla fauna o alla flora''. (ANSA). CLG
21/05/2008 14:33
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.Lista civica Liberi e Forti scrive …
RispondiEliminaQuello, che hanno fatto a Todi, è meraviglioso.
Meraviglioso, non è che a Pontinia è impossibile, a Pontinia non sarà posibile con questi assessori.
Voi pensate che l’assessore preposto, ha pensato a questo?
Ma assolutamente no, perchè mettere in pratica questo è fatica.
Noi abbiamo portato il primo pulmans turistico a Pontinia, hanno fatto colazione in un bar di Pontinia il bra Montecristallo e hanno pranzato da Marino.
Questi signori, grazie al sindaco Tombolillo e a Battisti Walterino, hanno poi visitato il museo della malaria a Pontinia.
Oggi a Latina, e da mesi si parla, c’è il raduno dei Carabinieri, da venerdi che arrivano pulmans e campers, saranno arrivati almeno un migliaio di pulmans, Ne avete visto uno a Pontinia parcheggiato davanti a qualche ristorante?
Nemmeno uno. Pensate che l’assessore sapendo di questi arrivi si sia dato da fare per farne arrivare uno a Pontinia, Ma assolutamente NO.
Se l’assessore non fà questo, che è la cosa piu’ facile, pensi che abbia le capacità e voglia di parlare di centro Naturale, Centro di accoglienza, Centri agro turistici, agro alimentari, mercato permanebte ecc. ecc.
Tombolillo deve diminuire la paghetta, e fare quello che dice Brunetta, LICENZIARE, a Pontinia solo Tombolillo basta, sicuramente farebbe meglio, e noi lo aiutamo
A Pontinia c'è troppa divisione, individualismo ed opportunismo. Non si tratta di assessori, ma dell'incapacità di lavorare insieme per il bene comune. Troppo facile il gioco politico. Da una parte Tombolillo (e pochi altri con lui) costruiscono, gli altri criticano. Facendo poi il gioco di chi ottiene il massimo senza nessuno sforzo. Mochi è di nuovo alle porte. Questo è di fatto il risultato dell'incapacità di una parte della maggioranza e dell'opposizione. Tutti lavorano per il ritorno di Mochi.
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