tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/28/pfas-nelle-acque-potabili-i-limiti-del-ministero-della-salute-arrivano-con-7-anni-di-ritardo-e-sono-piu-blandi-delle-indicazioni-iss-il-documento/7551097/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=fatto-for-future&utm_term=2024-06-04
dall'articolo di Luisiana Gaita: "L’Istituto superiore di sanità: “Niente Pfas nelle acque potabili” – Eppure a maggio 2019, l’allora presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, aveva risposto a una richiesta di valutazione del ministero della Sanità in merito alla pericolosità di alcuni Pfas, in particolare GenX e c604. In Unione europea si stava discutendo la proposta presentata nel 2018 dalla Commissione Ue di revisione della Direttiva sulla qualità delle acque destinate al consumo umano e l’Istituto superiore di sanità supportava il ministro della Salute nei lavori del Gruppo tecnico comunitario del Working Party on the Environment (Wpe) che conduceva la discussione."
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