martedì 5 maggio 2015

nucleare Borgo Sabotino Sogin, dall'open gate alle accuse di scarsa trasparenza: Waldner chiede l'annullamento di un appalto

Sotto accuse le procedure di una gara assegnata alla Labozeta per la fornitura cappe di aspirazione, impianti di estrazione e accessori relativi al laboratorio radiochimico e ambientale

E’ una procedura che merita di essere approfondita e che adesso dovrà essere valutata dai magistrati del Tribunale amministrativo regionale. Proprio mentre apre le porte delle centrali nucleari, Sogin viene accusata di scarsa trasparenza da una delle aziende escluse dalla gara d’appalto per la fornitura cappe di aspirazione, impianti di estrazione ed accessori relativi al laboratorio radiochimico ed ambientale della centrale nucleare di Latina.
Gara vinta dalla Labozeta spa, ma che non ha convinto la Waldner srl, che per questo ha presentato ricorso al Tar del Lazio con cui si chiede l’annullamento dell’aggiudicazione, la cassazione dei verbali dell’intera procedura e l’ammissione della stessa Waldner alla gara. Secondo la ricorrente mancherebbe addirittura “l’iter che la stazione appaltante avrebbe seguito nello svolgimento della procedura di selezione”.
Nell’istanza presentata ai giudici amministrativi, la ricorrente chiede anche, nel caso non sia possibile riaprire l’aggiudicazione, un risarcimento dei danni pari al 10% della gara d’appalto.
La Sogin (Società di gestione degli impianti nucleari) dovrà dimostrare ora che tutto si è svolto con la massima trasparenza, proprio in un momento in cui intende aprire le porte delle centrali con l’”open gate” del 16 e 17 maggio, iniziativa che si propone di far conoscere il lavoro svolto da Sogin per completare lo smantellamento degli impianti, e di sensibilizzare sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel deposito nazionale. 

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