L’inchiesta
della Procura sugli affidamenti diretti per la manutenzione dei
parchi e giardini
Oltre
una decina di indagati per un’ipotesi di concorso in estorsione
I
FATTI
IERI
IL BLITZ
DELLA
MOBILE
ACQUISITE
LE
DETERMINE
DI
AFFIDAMENTI
DIRETTI
DI
ALESSANDRO PANIGUTTI
La
polizia ha bussato ieri
nelle
sedi di alcune cooperative
sociali
del capoluogo
per
sequestrare documenti e
acquisire
in copia la posta elettronica
in
entrata e in arrivo sui
personal
computer aziendali.
Un’iniziativa
disposta dai sostituti
procuratori
Luigia Spinelli e
Cristina
Pigozzo nell’a mbito
dell’inchiesta
che nel settembre
scorso
aveva portato in Comune
gli
uomini del Questore Giuseppe
De
Matteis per acquisire una
montagna
di determine relative ad
affidamenti
diretti di lavori di manutenzione
del
verde pubblico.
L’ipotesi
di reato è quella di concorso
in
estorsione e riguarda oltre
dieci
indagati, e tra questi,
inevitabilmente,
anche gli amministratori
delle
cooperative, almeno
sette,
che ieri hanno subito i
sequestri.
Sotto la lente degli uouopermesso
al
Comune di distribuire
appalti
per oltre un milione e
mezzo
di euro per la sola cura e
manutenzione
del verde; oltre
cento
affidamenti diretti che hanno
riguardano
non più di una
decina
di cooperative sociali e
piccole
aziende, sempre le stesse.
Ma
al di là dell’aspetto squisitamente
amministrativo,
che pone
la
questione della legittimità formale
del
ricorso agli affidamenti
diretti
«spacchettando» un servizio
che
in realtà, essendo unico,
meriterebbe
una gara d’appalto
unica,
in ballo c’è un’ipotesi di
reato
che prelude ad un più ampio
e
delicato spettro investigativo.
La
configurazione dell’estorsione
presuppone
infatti che gli inquirenti
abbiano
quantomeno tra le
mani
una serie di solidi indizi per
ritenere
che qualcuno possa aver
tentato
di forzare la mano all’am -
ministrazione
per poter ottenere e
gestire
una somma complessiva
così
importante come quella destinata
al
settore del verde pubblico.
E
c’è un ulteriore tassello che
potrebbe
rimandare all’acquisi -
zione
dei dati della posta elettronica
delle
sette cooperative «visitate
»
ieri dalla polizia: quando nel
settembre
scorso gli investigatori
si
erano presentati in Piazza del
Popolo,
avevano chiesto anche la
documentazione
relativa alla gara
da
520 mila euro indetta da Latina
Ambiente
per l’esternalizzazione
del
servizio di riassetto urbano,
quello
che vede impegnati dipendenti
delle
cooperative per ripulire
dai
rifiuti lasciati in terra le aree
limitrofe
ai cassonetti. A quella
gara
avevano risposto in due, ma
con
un’offerta identica che aveva
indotto
Latina Ambiente a sospendere
tutto
e procedere con
una
nuova gara. Ma inutilmente,
perché
anche al secondo bando le
offerte
pervenute erano identiche
tra
loro. Il sospetto è che in realtà
le
cooperative agissero in «regime
di
solidarietà» piuttosto che
ciascuna
per proprio conto. E anche
sul
sistema di gestione complessiva
delle
cooperative sociali
gli
inquirenti nutrono quantomeno
delle
perplessità.
mini
del vicequestore Tommaso
Niglio
e dei due sostituti che
coordinano
le indagini c’è il sistema
imperante
al Comune di Latina
dell’affidamento
diretto di servizi
con
pretesto della massima
urgenza,
che consente alle amministrazioni
pubbliche
di appaltare
lavori
e servizi sotto la soglia dei
40.000
euro senza dover ricorrere
a
gare e bandi pubblici. Un sistema
che
nel corso del 2013 ha
Dal
2010 al 2013 i costi sostenuti dal
Comune
di Latina per la gestione e
manutenzione
del verde pubblico sono
addirittura
quadruplicati passando da
382.000
euro a 1 milione 261.000 euro
all’anno.
Beneficiari, le cooperative.
LA
RICOSTRUZIONE
L’affidamento
diretto dei lavori sotto il
tetto
dei 40.000 euro, quasi sempre giustificato
dalla
somma urgenza, avviene utilizzando
un
articolo di legge che dà agli enti
pubblici
la facoltà di suddividere gli interventi
in
piccoli lotti. Ma non alle coop.
Nei
provvedimenti di affidamento, si dà per
scontato
che la determina valga come contratto,
ma
anche questa sarebbe una palese
forzatura,
perché anche nel caso dell’affi -
damento
diretto (che non è un contratto) va
stipulata
una regolare convenzione.
IL
QUOTIDIANO - Mercoledì 19 Novembre 2014
Latina
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