Pomezia,
nelle scorse settimane tutto il Consiglio comunale aveva espresso
contrarietà al progetto
LA
STRUTTURA
DELLA
COGEA
VERREBBE
COSTRUITA
A
POCA DISTANZA
DALL’AREA
ARCHEOLOGICA
DI
TOR MAGGIORE
DI
FRANCESCO MARZOLI
Nelle
scorse ore, a Pomezia,
si
è tornati a parlare
dell’impianto
di produzione
di
biogas che una società
privata
- la Cogea - vorrebbe
realizzare
nella zona industriale
di
Santa Palomba, a poca distanza
dalla
pregevole area archeologica
di
Tor Maggiore. A riaccendere
i
riflettori sulla faccenda è
stato
il sindaco della città, Fabio
Fucci,
il quale - mettendo in
pratica
precisi indirizzi e mandati
conferitigli
dal Consiglio comunale
-
ha chiesto un’audizione
alla
sesta commissione della Regione
Lazio,
competente in materia
di
ambiente, lavori pubblici,
mobilità,
politiche della casa e
urbanistica,
proprio per parlare
del
progetto in questione. «Chiedo
audizione
a codesta commissione
– ha
scritto lo stesso Fucci
nella
nota inoltrata alla Pisana –
al
fine di rappresentare le criticità
del
progetto e le ricadute negative
sul
territorio del Comune di
Pomezia.
In sede di audizione si
ritiene
determinante la presenza
degli
assessori regionali Michele
Civita
e Fabio Refrigeri perché
possano
essere acquisiti gli intendimenti
dell’amministrazione
regionale».
Richieste esplicite,
dunque,
quelle del sindaco pentastellato,
che
ha recepito in pieno
l’indirizzo
della massima assise
civica.
«Il Consiglio comunale
di
Pomezia ha espresso
all’unanimità,
con propria deliberazione
numero
51 del 14 ottobre
2014,
la propria contrarietà
alla
realizzazione dell’impianto
– ha
aggiunto il primo cittadino
di
Pomezia – Sono diverse le
criticità
registrate: dalla vicinanza
a
zone densamente abitate,
alla
presenza di numerosi impianti
a
rischio di incidente rilevante
fino
alla questione legata
alla
viabilità e alla tutela
dell’area
di Tor Maggiore. La
mia
richiesta di audizione in
commissione
regionale risponde
alle
indicazioni del Consiglio comunale
e
alle preoccupazioni
espresse
dai residenti di Santa
Pa
l o m b a –Roma 2 e dell’intera
cittadinanza.
Chiederò, in quella
sede,
all’amministrazione regionale
-
ha concluso il sindaco - di
non
procedere alla conclusione
favorevole
dell’iter di approvazione
e
al rilascio della compatibilità
ambientale».
Tra i primi a
esprimere
contrarietà al progetto
era
stato anche il segretario del
Pd
di Pomezia, Stefano Mengozzi,
il
quale aveva sottolineato le
criticità
rilevate anche dal sindaco
Fucci.
«Il Pd di Pomezia dice
no
all'ipotesi di realizzazione di
una
centrale biogas da oltre
60mila
tonnellate di rifiuti organici
a
Santa Palomba, in un contesto
di
industrie a rischio e a soli
600
metri dal complesso residenziale
di
Roma 2 - fece sapere il
politico
locale - Noi siamo a
favore
delle tecnologie per il trattamento
dei
rifiuti, ma proporzionate
alle
misure del nostro
territorio
e compatibili con le
aree
abitate. Questa centrale, di
cui
ancora poco si conosce -
concluse
il segretario democratico
Mengozzi
- verrebbe costruita
in
un contesto di aziende a rischio
di
incidente rilevante». A
livello
civico, sia i residenti che
alcune
associazioni hanno da
tempo
sottolineato la propria
contrarietà
al progetto privato,
creando
- di fatto - i presupposti
per
un deciso intervento dell’am -
ministrazione
comunale.
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RISERVATA
IL
QUOTIDIANO - Domenica 16 Novembre 2014
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