di Francesca Paci La stampa L'elefante nella stanza ai tempi del coronavirus è l’Africa, il continente che non si può ammalare. I casi registrati sono ancora pochi rispetto all’Europa ma l’allarme è alto, le informazioni scarse e il materiale sanitario a dir poco limitato. L’Egitto ha alzato lo stato di allerta, la Libia resta un buco nero imperscrutabile, nel Sahel la paura del morbo portato (per ora) dai bianchi si sta trasformando in ostilità. Così, in Tunisia, dove da qualche giorno, a fronte di
Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
sabato 28 marzo 2020
Tunisia, 150 operai in auto-isolamento per produrre mascherine contro il coronavirus A Kairouan da una settimana si sfornano 50 mila pezzi al giorno
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/03/28/news/tunisia-150-operai-in-auto-isolamento-per-produrre-mascherine-contro-il-coronavirus-1.38648507
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