L’indagine di Firenze
Il manager, 25 anni fa,
è stato socio
di Tiziano Renzi,
padre dell’ex premier IL
MANAGER
Andrea Bacci
è un
imprenditore
di Rignano
sull’Arno,
stesso paese
della famiglia
Renzi. 25 anni
fa è stato
socio di
Tiziano Renzi,
padre dell’ex
premier
n I COLPI
DI PISTOLA
Bacci ha
subito due
intimidazioni.
Colpi di arma
da fuoco sono
stati sparati
contro la sua
azienda a
Scandicci. Era
già stata presa
di mira la sua
auto L’ultima fattura ‘f ot ocopiata’
è stata portata
in banca il 22 giugno
2016. La società
Coam dell’amico di Renzi,
Andrea Bacci, si è fatta dare
quasi 3 milioni di euro in un
anno portando come garanzia
le fatture da incassare. Peccato
che, stretto all’angolo dalla
crisi finanziaria, Bacci ha portato
le stesse fatture in due o
tre banche diverse ottenendo
così indebitamente credito.
La storia è interessante anche
perché la sede della Coam
è stata di recente colpita per
ben due volte da colpi di arma
da fuoco di ignoti. E poi perché
Coam ha ristrutturato nel
2005 la casa di Matteo Renzi
(“mi ha pagato fino all’ultimo
e ur o”, dice Bacci) a Pontassieve.
Un anno dopo Bacci fu
nominato alla guida della Florence
Multimedia della Provincia
a guida Renzi e nel
2009 passò alla società elettrica
Silfi del Comune, sempre
a guida Renzi.
NELLA SUA INFORMATIVA ai
pm fiorentini Luca Turco e
Christine Von Borries (che indagano
anche sul mistero degli
spari) la Finanza riepiloga
così: “le fatture emesse dalla
Coam srl e utilizzate indebitamente
per anticipo fatture che
hanno comportato un aggravio
della posizione debitoria
verso gli istituti di credito”. La
Cassa Risparmio San Miniato
presta 849 mila euro dati mai
recuperati per le fatture del 18
giugno, primo luglio e 5 novembre
2015; 632 mila euro li
presta a Coam la Banca di
Cambiano grazie alle fatture
del primo luglio e 30 dicembre
2015; poi ci sono i 379 mila euro
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