(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Dai diari di bordo dei primi esploratori antartici è possibile ricostruire la storia del clima dell'ultimo secolo. Le loro descrizioni sono infatti così dettagliate da poter essere un termine di confronto con le immagini dei ghiacciai antartici rilevate oggi dai satelliti, come dimostra lo studio coordinato da Jonathan Day, dell'università di Reading, pubblicato sulla rivista Cryosphere.
I ricercatori hanno messo a confronto le osservazioni fatte nei diari di bordo di Robert Scott, Ernest Shackleton e Erich von Drygalski, che permettono di avere un'idea delle dimensioni dei ghiacci antartici tra il 1897 e 1917 e i dati che mostrano oggi i satelliti. Il risultato è che i ghiacci marini antartici sono molto meno sensibili agli effetti del cambiamento climatico di quelli artici, che invece hanno registrato un calo drammatico nel 20/mo secolo. Secondo i ricercatori, l'estensione dei ghiacciai marini antartici in estate è al massimo del 14% più piccola di quella descritta all'inizio del '900.
''Sappiamo, da quando sono iniziate le osservazioni satellitari, che i ghiacci marini in Antartide sono aumentati poco negli ultimi 30 anni'', commenta Day. ''Se il livello dei ghiacciai è basso come un secolo fa, è possibile che un simile aumento sia avvenuto tra quell'epoca e la metà del secolo, quando precedenti studi indicano che i livelli di ghiacciai erano molto maggiori'', continua. E' il primo studio a fare luce sull'estensione dei ghiacciai marini nel periodo precedente agli anni '30, e indica che i livelli all'inizio del '900 erano simili a quelli di oggi, tra i 5,3 e 7,4 milioni di chilometri quadrati, anche se la regione del Weddell Sea era molto più grande. Secondo i ricercatori la banchisa antartica era molto più estesa negli anni '50, prima che un forte calo la facesse ritornare ai circa 6 milioni di chilometri quadrati di estensione degli ultimi decenni. Il clima antartico può quindi aver subito delle fluttuazioni nel 20/mo secolo, oscillando tra decenni in cui la copertura di ghiaccio era maggiore e altri in cui era più bassa.
I ricercatori hanno messo a confronto le osservazioni fatte nei diari di bordo di Robert Scott, Ernest Shackleton e Erich von Drygalski, che permettono di avere un'idea delle dimensioni dei ghiacci antartici tra il 1897 e 1917 e i dati che mostrano oggi i satelliti. Il risultato è che i ghiacci marini antartici sono molto meno sensibili agli effetti del cambiamento climatico di quelli artici, che invece hanno registrato un calo drammatico nel 20/mo secolo. Secondo i ricercatori, l'estensione dei ghiacciai marini antartici in estate è al massimo del 14% più piccola di quella descritta all'inizio del '900.
''Sappiamo, da quando sono iniziate le osservazioni satellitari, che i ghiacci marini in Antartide sono aumentati poco negli ultimi 30 anni'', commenta Day. ''Se il livello dei ghiacciai è basso come un secolo fa, è possibile che un simile aumento sia avvenuto tra quell'epoca e la metà del secolo, quando precedenti studi indicano che i livelli di ghiacciai erano molto maggiori'', continua. E' il primo studio a fare luce sull'estensione dei ghiacciai marini nel periodo precedente agli anni '30, e indica che i livelli all'inizio del '900 erano simili a quelli di oggi, tra i 5,3 e 7,4 milioni di chilometri quadrati, anche se la regione del Weddell Sea era molto più grande. Secondo i ricercatori la banchisa antartica era molto più estesa negli anni '50, prima che un forte calo la facesse ritornare ai circa 6 milioni di chilometri quadrati di estensione degli ultimi decenni. Il clima antartico può quindi aver subito delle fluttuazioni nel 20/mo secolo, oscillando tra decenni in cui la copertura di ghiaccio era maggiore e altri in cui era più bassa.
Nessun commento:
Posta un commento