il caso della spa pontina
QUELLA DI OGGI è la terza puntata di un’inchiesta sugli effetti della “f i n a n z i a r i zza z i o n e ”della gestione del servizio idrico. Siamo partiti dal caso di Acqualatina Spa, società mista pubblico-privata (Comuni più la francese Veolia col 49%) che agisce nella provincia di Latina. Qualche settimana fa, 19 sindaci della zona, tra cui quello del capoluogo, avevano presentato un documento che chiedeva di tornare alla gestione pubblica dell’acqua. Peccato che Acqualatina nel 2007 avesse acceso un mutuo con la banca irlandese Depfa: tra le clausole, una consente all’istituto –in caso di “evento rilevante” –di sostituire i Comuni nell’assemblea dei soci. Depfa, ora in mano tedesca, ha convocato i sindaci il 6 settembre in uno studio legale di Roma imponendogli di dichiarare come voteranno in assemblea: se la risposta non piace, Depfa voterà al posto loro.
Ipse dixit
IL COMMISSARIO DI SORICAL SPA Il governo tedesco ha rilevato i nostri mutui d al l ’irlandese Depfa pagandoli il 16% del valore nominale: quindi adesso rincontrattiamo tutto
IL MANAGER DELLA SORICAL SPA Non possiamo mostrare il contratto per tutelare la banca irlandese Depfa, che non ha dato il via libera a divulgare il documento
INUMERI 1 6% La percentuale del valore nominale a cui un fondo del governo tedesco ha rilevato i mutui di Depfa alla società idrica calabrese Sorical 10 0 milioni: il mutuo che l’i s t i t u to irlandese ha concesso ad Acqualatina nel 2007 e grazie al quale può governare la società commissariando i Comuni 2011 L’anno del referendum sull’acqua pubblica
Laboratorio Toscana Nel caso di Acque Spa, gli istituti considerano vitale che Acea non scenda sotto il 45%
» ANDREA PALLADINO Carte segrete e acquedotti colabrodo; dighe iniziate e mai finite; un socio privato – la francese Veolia – che non vede l’ora di lasciare la Calabria, ma in cambio di un “con dono”sul passato. E poi un finanziamento milionario della Depfa Bank, lostesso istituto finanziario –controllato oggi dal governo tedesco –che sta bloccando per via legale il piano di ri-pubblicizzazione dell’acqua aLatina. Tuttogarantito da un contratto firmato 9 anni fa e ancora oggi secretato “per tutelare la banca, che non ha dato l’autor izzazione a divulgare il documento”, spiega al Fatto Quotidiano il direttore finanziario di Sorical, Simone LoPiccolo, che nega l’accesso agli atti invocando la privacy. SoricalSpaè unodeitanti disastri della gestione mista pubblico-privata degli acquedotti: vende l’acqua ai Comuni della Calabria, gestisce le grandi infrastrutture e, con l’arrivo dei francesi, avrebbe dovuto incanalare con acquedotti moderni l’enorme quantità di acqua delle montagne calabresi. Dopo anni di pessima gestione, sono arrivati i commissari e il sistema idrico integrato è rimasto il grande sogno incompiuto. In pieno stile Salerno-Reggio.
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