Non so poi se avete visto Report domenica scorsa. Nulla di nuovo sotto il sole, ma una puntata comunque (dolorosamente) da non perdere. Una delle tante. In breve: carne, latte, latticini, formaggi e uova ci stanno avvelenando il sangue. Gli antibiotici sono ovunque, e quando poi qualcuno muore a 50 anni ci si stupisce e si parla di “sfortuna“. Ma spesso non è casualità e neanche sfiga: spesso è un lento suicidio, perché ogni giorno ci avveleniamo. Se comprate la carne al supermercato, e quella carne cosa poco, c’è un motivo. Il motivo – leggetevi Se niente importa di Safran Foer – è che state mangiando della merda, e quella merda proviene oltretutto dal sadismo quotidiano di sistemi di allevamento al cui confronto Auschwitz era un resort.
Assistiamo ogni giorno a battaglie contro il fumo: okay, d’accordo, va benissimo. Oltretutto neanche fumo, a parte un sigaro ogni tanto, quindi sai che me ne frega. Ma occorrerebbe quel minimo di onestà intellettuale sufficiente a dire che la carne rossa non è meno cancerogena del fumo: date retta a Umberto Veronesi, non ai dj che si lavano i capelli ogni morte di Andreotti.
Per quel che vale, sono vegetariano dal 2001. Lo faccio per la salute e perché se so che, grazie a me, è morto qualche animale in meno sono felice. So bene che, quando si parla di cibo e animali, ci si divide in fazioni. E ci si divide per ignoranza e perché (più ancora) quasi mai si è psicologicamente forti da rinunciare a questo o quel cibo: infatti siamo nell’era mesta dell’Obeso, come cantava Gaber. Ci ingozziamo di tutto per sublimare carenze di ogni sorta: l’overdose di cibo come “evasione”, come “droga” quotidiana. Forza di volontà zero, voglia di informarsi anche meno. So tutto questo e so anche che, io stesso, sono pieno di contraddizioni: ogni tanto mangio pesce, ho il giubbino di pelle, etc. Lo so. Nessuno è perfetto e io molto meno di altri. Se però riuscissimo a volerci un po’ più bene, e con ciò a volere un po’ più bene al mondo animale (invece di commuoverci una volta l’anno sui social per l’orso o il gorilla), be’ probabilmente vivremmo di più. Vivremmo meglio. E lasceremmo ai nostri figli un mondo migliore. di Andrea Scanzi | 31 maggio 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/31/il-gorilla-la-faida-carnivorivegetariani-e-la-morte-a-tavola/2783109/
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