sabato 2 gennaio 2016

gestione dell'acqua tra la privatizzazione della destra e le delibere per tornare alla gestione pubblica (1)

14 agosto 2007 Si avvicina, 
anche il consiglio comunale di Pontinia che, su proposta del 
comitato provinciale dell’acqua, dovrebbe bocciare la ratifica della 
convenzione e far uscire anche Pontinia da una gestione con migliaia di 
contestazioni e ricorsi.
La gestione dell’acqua in provincia di Latina 
è diventata un caso nazionale, se ne sono occupati le reti televisive 
nazionali, oltre alle testate giornalistiche.
La proposta si è estesa 
in tutta la penisola portando ad una proposta di legge popolare per 
tornare alla sola gestione pubblica.
Nel Lazio e in provincia di Latina 
i verdi sono stati protagonisti di 2 proposte di legge regionale, 
sempre per tornare alla gestione pubblica.
La gestione dell’acqua, su 
proposta dei verdi della provincia di Latina, è stato uno dei 4 punti 
principali delle campagne elettorali del centro sinistra, dalle 
provinciali i del 2004, alle regionali del 2005 con le promesse di 
Piero Marrazzo, alle parlamentari del 2006 se ne sono occupati i big 
nazionali.
Tornando al comune di Pontinia la giunta Tombolillo, in 
carica fino al maggio 2003, non aveva mai aderito alla società pubblico-
privata seguendo l’esempio di Bassiano.
Durante la campagna elettorale 
per l’elezione del sindaco avvenuta nel luglio 2006, la lista di centro 
sinistra si era impegnata a rivedere gli accordi e la gestione dell’
acqua pubblica voluta dalla precedente giunta di destra.
Con l’arrivo 
della giunta di destra, nel maggio del 2003, rimasta in carica fino al 
dicembre 2005, oltre all’adesione alla società pubblico-privata, sono 
stati fatti dei passaggi amministrativi anomali, tanto è vero che in 
consiglio comunale non vi è stata alcuna decisione, né relativa al 
conferimento delle reti, né all’approvazione delle tariffe che sono 
state, quindi, iniziative del sindaco o della giunta, mai ratificate.
La decisione della giunta di destra è stata fortemente contestata sia 
dall’opposizione, sia dai cittadini ed ha dovuto chiedere, ottenendo, 
la dilazione del pagamento delle prime, sbagliate per molti casi, 
bollette.
Difatti, come si legge in una proposta di delibera: il 
24/05/2004 la deliberazione della giunta comunale di Pontinia n. 59, n. 
9513 di prot. gen. del 31/05/2004, avente per oggetto “consegna delle 
reti idriche, di fognatura ed impianti di depurazione”. In tale 
delibera al 6. capoverso di pag. 2 si recita: “in attesa di entrare a 
far parte eventualmente della società pubblico – privata;”…. Omissis. 
Quindi alla pagina 3, conclusiva: “ Delibera 1) di consegnare, attese 
le premesse, ai sensi dell’art. 18 della convenzione di cooperazione le 
reti e gli impianti comunali relativi alla gestione del servizio di 
acquedotto, fognatura ed impianti di depurazione– quale soggetto 
gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale 
n. 4 Lazio Meridionale – Latina, secondo…”
in data 23/06/2004, presso 
la sede della Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO 4, tra il Comune di 
Pontinia e la società., è stato sottoscritto il “verbale di consegna” 
dal mese di Maggio 2005 la società. ha inviato agli utenti del comune 
le fatture per servizio idrico a seguito della cessioni d’uso degli 
impianti avvenuta con atto verbale sottoscritto dai rappresentanti del 
Sindaco, come da punto 2 del verbale di deliberazione della giunta 
comunale n. 59 del 24/05/04 senza che l’Ente abbia precedentemente 
esaminato ed approvato il contratto di servizio (Convenzione di 
Gestione) e gli atti propedeutici all’affidamento del servizio. L’invio 
delle fatture è avvenuto senza verifica né alcuna lettura dei consumi, 
come da comunicato della Società in data 28 novembre 2005 che 
comunicava il primo sopralluogo presso le singole utenze.
Le prime 
fatture sono state recapitate ben dopo dodici mesi, nel maggio 2005, 
dalla data di cessione degli impianti e quindi dall’affido del servizio 
alla società, la quale inoltre non ha rispettato gli obblighi verso 
gli utenti previsti dall’art.55c2 (Adeguamento dei contratti esistenti) 
ed art.11c1 (perfezionamento del contratto) del regolamento di 
servizio, non avendo informato tempestivamente l’utente della nuova 
vigenza contrattuale e degli oneri derivanti dall’art. 7.10 della 
convenzione di gestione;
Non è stato rispettato l’obbligo derivante 
dall’art. 9.3 della convenzione di gestione prevede espressamente che, 
“ al fine di favorire un rapporto equilibrato con l’utente” il gestore 
è obbligato ad assicurare la diffusione della Carta dei Servizi 
“attraverso la consegna di una copia ad ogni utente e la disponibilità 
presso tutti i suoi uffici aperti al pubblico”;
Con la mancata 
informazione preventiva all’utenza come previsto dalla convenzione e 
dal regolamento di servizio ha di fatto violato l’art. 33, comma 2 
lett. L, M e O del codice del consumo che, espressamente, vieta l’
adesione del consumatore a clausole che il medesimo non ha potuto 
conoscere (lett. L) ovvero la modifica unilaterale di clausole o delle 
condizioni di fornitura del prodotto senza alcun giustificato motivo 
indicato nel contratto stesso (lett. M) e, ancora , vieta al 
professionista di aumentare il prezzo del bene o del servizio senza che 
il consumatore possa recedere dal contratto se il prezzo risulti 
eccessivamente oneroso (lett. O);
Il regolamento e la contabilità della 
società con l’applicazione di tariffe e di classi di appartenenza ha 
modificato le classi, le tabelle e le tariffe contrattuali in corso tra 
il comune di Pontinia e gli Utenti. Nessuna informazione in proposito è 
stata inviata agli Utenti che quindi non hanno potuto recedere o 
modificare i dati contrattuali.
L’invio delle prime fatture nei mesi di 
aprile e maggio 2005, senza il rispetto dell’informazione preventiva 
sulla nuova vigenza contrattuale, ha generato momenti d’inquietudine e 
di tensione nella popolazione come riportato dagli organi stampa ed ha 
altresì messo in difficoltà l’ente comunale;
Tale invio ha generato 
diffuse proteste per l’incongruenza dei dati ivi riportati e i dati 
contrattuali in corso con il comune di Pontinia, generando disagi per l’
ubicazione degli uffici fuori sede e scarsamente serviti da mezzi 
pubblici, con capienza insufficiente ad ascoltare, verificare e 
correggere tutti gli errori riportati nelle fatture.
In data 16 maggio 
2005 il consiglio comunale di Pontinia chiedeva il differimento del 
pagamento delle fatture, nonché l’apertura di un ufficio reclami e 
informazioni a Pontinia;
In seguito a tali motivate proteste la Società 
in data 17/05/2005 emetteva un comunicato dove differiva il pagamento 
delle fatture, nonché l’apertura di un punto informazioni a Pontinia;
Dopo circa 18 mesi dalla data di cessione degli impianti e solo dopo l’
emissione delle prime fatture la società ha provveduto alla prima 
raccolta dei dati degli utenti.
Difatti come si legge nel comunicato 
della Società del 25 novembre 2005 : “Nel Comune di Pontinia inizia il 
progetto di rilevazione dei dai “sul campo” direttamente presso i 
clienti per il completamento della banca dati Dal 28 novembre 2005 il 
personale autorizzato si recherà presso i clienti e chiederà conferma 
di informazioni relative a:
- dati anagrafici generali
- indirizzo 
residenza, fornitura e recapito corrispondenza
- tipologia e categoria 
utenza
- eventuale tipo di servizio (solo acquedotto, solo fognatura e 
depurazione, oppure servizio idrico integrato).
Si ricorda che il 
personale è munito di tesserino di riconoscimento e, Attenzione: non si 
tratta di un normale ciclo di lettura dei contatori, pertanto, in caso 
di assenza, non occorre inviare l’autolettura

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