All'apparenza, dagli organi di
informazione sembrerebbe che, finalmente, dopo anni iniziano ad
essere ascoltate le richieste dei cittadini di Borgo Montello e
Bainsizza. Raccolta differenziata seria (quindi porta a porta,
spinta), riduzione dei volumi in discarica, ridimensionamento e
adeguamento degli impianti, nuove (e reali) analisi di rischio e
valutazione di impatto ambientale, scavo dei materiali depositati
negli invasi oggi non coltivati, recupero, risanamento, bonifica
(vera non quella dell'acqua ossigenata) e recupero. Addirittura si
parla anche di delocalizzazione dei cittadini residenti nella
discarica costretti a convivere in condizioni disumane per i quali
nemmeno ArpaLazio e Asl si muovono più: hanno già scritto e
certificato il disastro ambientale, senza risultato. Infine si parla
anche di risarcimento danni agli stessi cittadini che anche se fosse
importante non ripagherebbe certo il dramma famigliare, le malattie,
l'inquinamento, il disagio, la privazione della libertà di
respirare, di aprire le finestre, di stare in giardino e nell'orto,
di vergognarsi di vivere in un degrado imposto da 40 anni di una
classe dirigente incapace e complice.
Se fosse vero. Ma la domanda è: dopo
decenni di leggi inapplicate da chi doveva tutelare il bene comune,
la salute pubblica e l'ambiente, perchè i cittadini si dovrebbero
fidare?
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