giovedì 23 aprile 2015

Resta abolizione Forestale ma confluirà tutta in un unico corpo Riformulato emendamento che deve andare in Aula

Resta l'abolizione della Forestale ma viene scongiurato il suo smembramento in diverse altre forze di polizia, facendola confluire tutta in un unico corpo. Una sorta di compromesso rispetto alla posizione iniziale che lasciava le porte aperte allo 'spezzatino'. C'è quindi il tentativo di rispondere al pressing arrivato dalle opposizioni e non solo.

La proposta arrivata al Senato con il parere favorevole del Governo deve però essere ancora messa ai voti dell'Aula, che si esprimerà sul punto la prossima settimana, quando riprenderanno i lavori sulla delega di riforma della Pubblica Amministrazione.

Dopo tante proteste e lunghi dibattiti a sua difesa si è cercata una mediazione, attraverso la riformulazione di un emendamento, prima firmataria la senatrice Patrizia Bisinella (Misto), con cui non si scalfisce il principio base, il corpo viene cancellato, ma si garantisce il suo assorbimento in una sola altra forza, mentre nel testo originale del ddl si parla di "altre forze di polizia". il nuovo emendamento sottolinea anche la salvaguardia dell'unitarietà delle funzioni attribuite alla Forestale, sempre, come recita anche la versione originale della delega, mantenendo fermi gli attuali livelli di presidio dell'ambiente. Rimane da capire dove andrà a finire, quale sarà la forza che la ingloberà. Le ipotesi in campo sono quattro, quante le forze che restano: Carabinieri (105 mila unità), Polizia (95 mila), Guardia di finanza (60 mila), Polizia penitenziaria (38 mila). Si tratta quindi di spostare 7 mila forestali, è il corpo più piccolo, in una delle forze rimanenti.
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