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domenica 1 marzo 2015
Milano: “Amianto Enel, assolti ex manager”
ANCORA UNA sentenza e ancora una volta l’assoluzione. A
Milano ieri sono stati tutti assolti dall’accusa di omicidio colposo
plurimo gli ex manager Enel imputati che dovevano rispondere
della morte di otto operai che, tra gli anni Settanta e Ottanta,
avevano lavorato nella centrale termoelettrica
di Turbigo, comune in provincia
di Milano. Il giudice monocratico della
quinta sezione penale del tribunale, Beatrice
Secchi, non ha accolto l’i p o te s i
dell’accusa sostenuta dal pm Maurizio
Ascione, convinto che quei decessi, provocati
da mesotelioma pleurico, fossero
legati alla presenza di fibre di amianto all'interno
della fabbrica. E così ha pronunciato
una sentenza di assoluzione nei
confronti di tutti gli imputati, “per non
aver commesso il fatto”.
In realtà alcune posizioni erano già state stralciate e chiuse: due
dei sei dirigenti imputati non sono arrivati al processo, perché
sono deceduti nei mesi scorsi. La circostanza è stata riferita in
Tribunale: per l’ex presidente Francesco Corbellini e per l’ex responsabile
del centro di Turbigo, Aldo Velchic, entrambi ultraottuagenari,
è stata emessa una sentenza di "non doversi procedere",
proprio perché il reato contestato nei loro confronti è
stato dichiarato "estinto". La sentenza ha scatenato la rabbia dei
familiari delle vittime, presenti in aula. Alla lettura del verdetto
all'indirizzo dei giudici sono partite urla di protesta, come “ver -
go g n a ”,“la legge non è uguale per tutti” e ancora, “li avete uccisi
un’altra volta”. Il verdetto di Milano arriva dopo la clamorosa
sentenza della Cassazione sul processo per il caso Eternit di
To r i n o. il fatto quotidiano 1 marzo 2015
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