Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
mercoledì 25 febbraio 2015
COSÌ RENZI HA ASFALTATO LE POLITICHE AMBIENTALI
TRIVELLAZIONI, LIVELLI DI SCARICHI IN MARE, NUOVI INCENERITORI
IL GOVERNO HA FATTO CARTA STRACCIA DI 20 ANNI DI BATTAGLIE DOSSIER DEI VERDI
In dieci punti quello
che è stato fatto
in un anno. “La crisi
economica usata
per emanare decreti
pericolosi e aggressivi” di Francesco Casula
I
l 2014 è stato un anno nero
durante il quale ambiente,
salute ed economia verde
sono state piegate alle esigenze
di lobby” e “industria inquinante.
Il Governo ha “messo in
ginocchio ambiente, economia
verde e salute in Italia”, come hanno
più volte denunciato negli ultimi
mesi i Verdi e i movimenti
ambientalisti. All’indomani della
sentenza Eternit che ha dichiarato
prescritto il reato di disastro ambientale
e annullato i risarcimenti
per le vittime dell’amianto, nonostante
i proclami del Governo non
ci sono interventi legislativi in grado
di colpire realmente quanti
hanno danneggiato territori, lavoratori
e cittadini. Anzi il nuovo decreto
varato dall’esecutivo di Matteo
Renzi ha persino depenalizzato
i reati ambientali dall’abuso
edilizio all’avvelenamento del
suolo e del sottosuolo, dall’i n c e ndio
di rifiuti agli scarichi industriali
non autorizzati.
INQUINAMENTO LEGALE. Con il
decreto Ambiente il ministro Gian
Luca Galletti ha innalzato i limiti
di emissione per gli scarichi a mare
di gradi industrie inquinanti proporzionandoli
ai livelli di produzione.
Più sarà alta la produzione
meno restrittivi saranno i limiti. E
anche nelle aree militari, come i
depositi di carburante o i poligoni
di tiro come quello di Quirra dove
i terreni sono altamente inquinati
da Ipa, benzene, metalli pesanti o
anche da sostanze radioattive,
il decreto
Ambiente prevede valori
limite fino a 500
volte meno restrittivi
rispetto alle normative
finora in vigore e facendo
risparmiare così
al ministero della difesa
le spese per la bonifica
e il risanamento
ambientale.
SILENZIO ASSENSO.
Le agenzie di protezione
ambientale avranno
45 giorni per verificare l’avve -
nuta bonifica dei siti da parte degli
inquinatori, altrimenti il silenzio
assenso garatntirà il salvacondotto
legale.
ENERGIA PULITA CAMBIA VERS
O. Sotto la presidenza del ministro
dell’Ambiente Galletti, l’ac -
cordo raggiunto al termine dal
vertice sui cambiamenti climatici
ha previsto la riduzione del 30 percento
di anidride carbonica fino al
2030: per l’ufficio europeo del
Wwf “gli sforzi iniziali dell’Europa
per combattere i cambiamenti climatici
e far avanzare l’energia pulita,
sono stati gettati via”. A questo
si aggiunge anche il calo degli investimenti
nella green economy
che, secondo quanto riportano i
Verdi riportando i dati diffusi da
Bloomberg New Energy Finance, nel
2013 gli investimenti sulle rinnovabili
in Italia sono scesi da 15,2 a
4,3 miliardi di dollari perdendo 50
mila posti di lavoro. Il decreto
Ambiente ha inoltre messo in discussione
anche grandi installazioni
fotovoltaiche che avrebbero
consentito di ridurre le spese di
importazione di combustibili fossili
di diversi miliardi di euro
all’anno e salvare migliaia di vite
umane.
CORSA A ORO NERO, CEMENTO
E RIFIUTI. Con il decreto Sblocca
Italia, il Governo ha autorizzato le
trivellazioni in Basilicata, nel mar
di Sicilia e nello Ionio prevedendo
procedure semplificate per raddoppiare
la produzione di petrolio
in Italia lasciando intere regioni
nei tentacoli delle lobby petrolifere.
Inoltre quasi la metà dei circa 4
miliardi destinati alle grandi opere
servirà per costruire strade e autostrade
nonostante il consumo di
suolo sia di 70 ettari al giorno: il
terreno ricoperto dall’asfalto e reso
fragile dal disboscamento e
dall’erosione al primo acquazzone
finisce per mandarci sott’acqua o
franarci sotto i piedi. Ancora. La
norma inserita nel decreto prevede
un piano nazionale per la costruzione
di inceneritori e nessun piano
per la raccolta differenziata, recupero
e riciclo dei rifiuti che
avrebbe garantito oltre 10 mila
nuovi posti di lavoro.
DEPENALIZZATI I REATI AMBIENTALI
E CRESCITA SMOG.
Nessun inasprimento delle pene
per colpire chi attenta all’ambiente
e alla salute dato che il decreto legislativo
approvato qualche settimana
fa dispone la non punibilità
per i reati con pene fino a cinque
anni per “le modalità della condotta
o per l’esigui -
tà del danno o del
pericolo, l’offesa è
di particolare tenuità
e il comportamento
risulta
non abituale”. Una
norma che violerebbe
il dettato europeo
che al contrario
impone di
rafforzare la tutela
penale dell’ambiente, ignorata
dall’Italia che detiene
già il record
europeo dell’illegalità ambientale.
Infine nessun provvedimento per
la lotta allo smog che provoca una
danno ambientale enorme all’eco -
nomia pari a 43 miliardi di euro
ovvero 2,5 punti del Pil.
Per i Verdi, come denunciano Angelo
Bonelli e Luana Zanella, coportavoci
nazionali e firmatari di
un circostanziato dossier, nel 2014
la crisi economica è stata utilizzata
per emanare provvedimenti “pe -
ricolosi e aggressivi nei confronti
dell’ambiente, dell’economia verde
e della salute dei cittadini. Sollecitiamo
al governo - dicono Bonelli
e Zanella - un radicale cambio
di rotta sulle politiche ambientali
così non si aiuta l’economia e tanto
meno il futuro delle generazioni
presenti e future del nostro paese”. il fatto quotidiano 25 febbraio 2015
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