DETTAGLI
IL
LIVELLO
FISSATO
INIZIALMENTE
NON
TENEVA CONTO
DI
VOCI INSUPERABILI
A
CARICO
DEI
COMUNI
E’
arrivata una sentenza del
Tribunale
amministrativo a
stabilire
quale dovrà essere la
tariffa
dei rifiuti conferiti negli impianti
di
trattamento e che quindi
varranno
per il calcolo delle bollette.
Il
verdetto segue un ricorso presentato
dalla
Rida Ambiente di Aprilia,
società
che tratta tutti i rifiuti indifferenziati
della
provincia di Latina e
parte
di quelli della provincia di
Roma.
La tariffa di conferimento, in
base
a questa pronuncia dei giudici
amministrativi,
potrà aumentare.
Non
solo: la Regione Lazio rischia di
dover
pagare un maxi risarcimento
alla
stessa ricorrente Rida Ambiente.
La
storia delle tariffe per i conferimenti
è
alla base anche della maxinchiesta
che
ha portato al processo
ai
vertici del gruppo Cerroni nonché
di
alcuni dirigenti della Regione Lazio
che
favorivano quella holding a
discapito
proprio della Rida. Nei
fatti
la Regione Lazio non ha mai
adeguatamente
regolamentato il ciclo
dei
rifiuti e i relativi costi di
smaltimento
nelle discariche e negli
impianti.
Il 28 novembre 2013 la
Regione
aveva fissato la tariffa per
conferire
i rifiuti alla Rida ad un
importo
pari a 97,1 euro a tonnellata,
mentre
quella provvisoria era di 82,7
euro.
Nel ricorso però la Rida srl ha
sostenuto
che la determina della Regione
non
teneva conto di alcuni costi
insiti
nel servizio e che come tali
dovevano
essere pagati dai Comuni.
Costi
che ora dovranno essere tenuti
in
considerazione così come riconosciuto
dal
Tar in accoglimento del
ricorso
della Rida.
IL
QUOTIDIANO - Venerdì 2 Gennaio 2015
Latina
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