Al di là di queste considerazioni, però, rimane l’amaro in bocca a chi, come me, ancora si ostina a credere che “ministro” è colui che serve. Che un ministro della Repubblica è un uomo che mette i suoi talenti al servizio del suo popolo per farlo crescere, migliorare, vivere in pace. Per risolvere i problemi che lo affliggono. Per questo lavoro nobilissimo e faticoso è più che giusto che venga onorato e retribuito in maniera adeguata. Non è lo stipendio, più o meno alto, di un ministro che scandalizza l’italiano onesto. L’italiano onesto vorrebbe, però, che i ministri fossero intenti solo a perseguire ilbene comune, il bene del popolo. E per questo motivo hanno l’obbligo di essere credibili, di dare garanzie. Hanno il dovere di essere trasparenti, diafani. Sempre. Senza la benché minima macchia che possa anche solamente generare qualche sospetto.
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venerdì 21 novembre 2014
Terra dei fuochi, Clini e la trasparenza dei ministri della Repubblica
di Maurizio Patriciello | 21 novembre 2014 Per quanto smaliziati e pronti a tutto, dobbiamo ammettere che il programma “Report” di domenica sera ci ha sconcertati. Come tanti italiani, anche gli abitanti della “terra dei fuochi” sono rimasti perplessi, senza parole. Con l’animo colmo di angoscia. Aspetteremo pazienti la celebrazione del processo all’ex ministro dell’ambienteCorrado Clini. Da parte nostra non vogliamo anticipare giudizi o sentenze. È chiaro che tutti sono da considerarsi innocenti fino a condanna certa.