La
Cassazione torna a occuparsi di amianto,
rendendo
più miti le condanne nei confronti
di
tre ex manager di Fincantieri Palermo. È stata
dichiarata
in parte l’intervenuta prescrizione dei
reati
contestati ed è stata decisa sui ricorsi presentati
dalla
difesa dei tre ex dirigenti contro la
sentenza
d’appello di Palermo del 6 novembre
2012.
I tre ex manager dei cantieri palermitani
erano
imputati di omicidio colposo per la morte
dovuta
a tumore di trentasette operai e alle lesioni
per
la stessa malattia ai danni di altri ventiquattro
dipendenti.
A distanza di due giorni della decisione
della
Cassazione sul maxi processo Eternit
che
ha sollevato molte polemiche, piazza Cavour è
tornata
quindi a occuparsi di una vicenda legata
alle
conseguenze dell’amianto e ha ridotto le condanne
inflitte
in appello. La decisione ha riguardato
Luciano
Lemetti (da 4 anni e 2 mesi a 3 anni
e
6 mesi); Giuseppe Cortesi (da 3 anni e 5 mesi a 3
anni
e un mese); Antonino Cipponeri (da 2 anni e
8
mesi a 2 anni, 7 mesi e 10 giorni). La pubblica
accusa
di piazza Cavour rappresentata da Giuseppina
Fodaroni
aveva chiesto la sostanziale conferma
delle
responsabilità dei tre ex manager, salvo
la
richiesta di dichiarare prescritta una parte di
reati
minori. Pag. 7 Il fatto quotidiano 22 novembre 2014
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