A dicembre 2013, alla presenza del primo ministro Letta, ACEA ha stabilito un'intesa di collaborazione con la Mekorot WC ltd, gestore privato che rifornisce l'80% dell'acqua potabile in Israele. La Mekorot WC ltd è stata condannata dal Tribunale dei Popoli per gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani sulla base del rapporto dell’organizzazione palestinese Al Haqper, secondo il quale, Israele sottrae illegalmente acqua dalle falde sotterranee palestinesi e pratica l'Apartheid dell'acqua nei confronti del popolo palestinese, applicando tariffe discriminatorie e riducendo loro la fornitura per favorire gli insediamenti illegali dei coloni israeliani.
L'esercito israeliano ha venduto alla Mekorot le infrastrutture palestinesi, costringendo la popolazione a subire il ricatto di Israele nell'approvvigionamento idrico e svolge regolarmente demolizioni di antiche cisterne d'acqua comunali e di pozzi agricoli privati, con la scusa di mancanza di autorizzazione, costringendo la popolazione ad evacuare e abbandonare le proprie case.
L’organizzazione israeliana Who Profits definisce la Mekorot come “il braccio esecutivo del governo israeliano” per le questioni idriche nei territori palestinesi occupati ed afferma che “è attivamente impegnata nella conduzione e nel mantenimento” della occupazione militare israeliana della Palestina, i cui bombardamenti delle ultime settimane hanno causato oltre 2000 morti palestinesi, in gran parte civili e bambini.
ACEA spa (con all'interno la multinazionale SUEZ e Caltagirone), partner privato di Umbra Acque spa, facendo accordi con la Mekerot WC si rende indirettamente complice delle sue azioni.
Il comportamento della Mekerot WC nei confronti dei palestinesi è un chiaro esempio del potere che può avere chi ha in mano “la proprietà” di un bene essenziale come l'acqua, esercitato per fare profitto o, come nel caso dei palestinesi, per cacciare via un popolo dalla sua terra.
Con il referendum del 2011 gli italiani hanno detto NO alla privatizzazione dell'acqua e a questo genere di abusi, ma il referendum non è stato mai applicato, visto che ancora abbiamo gestori spa con o senza soci privati e paghiamo nelle bollette una quota di profitto che corrisponde, per il 2014, a circa il 13%.
Contro i dominatori dell'acqua, per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico per il diritto all'accesso all'acqua e quindi alla vita, “obbediamo ai referendum” e pratichiamo l'autoriduzione della bolletta dell'acqua.
Comitato Umbro Acqua Pubblica
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