Aria: quale qualità? Sistema conoscitivo, problemi, sfide
XII Conferenza del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente
Bologna, 20-21 marzo 2014
La combustione domestica delle biomasse legnose e qualità dell’aria
Guido Lanzani
Arpa Lombardia
I dati degli inventari delle emissioni evidenziano sempre più come l’impatto sulla qualità dell’aria
della combustione della legna in stufe e caminetti sia significativo: in Lombardia è la sorgente
principale di PM10 e PM2.5 (primario). Pur fornendo in Lombardia meno del 7% del calore
prodotto per il riscaldamento, le emissioni da apparecchi a legna rispondono di circa il 49% del
totale delle emissioni annuali di PM10, concentrate nei mesi più critici per la dispersione, in
relazione ai fattori di emissione, che, per la legna, sono di ordini di grandezza superiori di quelle
del metano. Tale fonte risponde inoltre di più del 75% delle emissioni di Benzo(a)Pirene.
I dati dell’inventario delle emissioni sono confermati da una pluralità di elementi che si stanno via
via raccogliendo con analisi a campo sul materiale particolato, ad esempio con la ricerca di
traccianti (quali il levoglucosano) e con l’uso di modelli di “source apportionment”. I dati fino ad
ora disponibili evidenziano un contributo percentuale della combustione delle legna sul totale del
PM10 invernale variabile tra l’8 ed il 10% a Milano, tra il 15 ed il 25% nelle stazioni della pianura
rurale e tra il 25% ed il 35% nelle stazioni alpine e prealpine lombarde.
Anche le misure di Benzo(a)pirene in aria confermano il contributo determinante della
combustione da legna. Le concentrazioni massime non sono riscontrate nelle grandi città quanto
nelle vallate alpine e prealpine e nelle aree ove si stima essere maggiore l’uso della biomassa per
riscaldamento.
In letteratura si evidenzia come l’impatto della combustione della legna non sia una specificità
lombarda ma sia molto diffuso. E’ inoltre dimostrato anche il legame con l’inquinamento indoor e
con l’esposizione personale. Peraltro, esperienze in abitazioni storiche e nei Paesi in via di sviluppo
mostrano concentrazioni ben superiori a quelle tipiche dei Paesi occidentali.
Va rilevato infine che, sebbene il riscaldamento a metano sia ancora meno impattante per la qualità
dell’aria, l’evoluzione tecnologica ed un corretto uso degli apparecchi a legna offrono importanti
opportunità. In tale direzione ci si deve muovere a tutti i livelli istituzionali possibili, da quello
locale (ad es. con adeguate campagne informative) a quello regionale e nazionale (con limitazioni
ed incentivi) a quello europeo (da cui è attesa l’approvazione del regolamento applicativo della
direttiva “Ecodesign”) http://www.isprambiente.gov.it/it/events/aria-quale-qualita-sistema-conoscitivo-problemi-sfide.-evento-preparatorio-della-xii-conferenza-del-sistema-nazionale-per-la-protezione-dellambiente/file/08lanzani.pdf
la presentazione http://www.isprambiente.gov.it/it/events/aria-quale-qualita-sistema-conoscitivo-problemi-sfide.-evento-preparatorio-della-xii-conferenza-del-sistema-nazionale-per-la-protezione-dellambiente/file/Lanzani.pdf
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