sabato 1 febbraio 2014

Gran Bretagna centrale nucleare di Sellafield parzialmente chiusa per elevati livelli di radioattività

La società che gestisce il sito sostiene che per il momento non ci sono rischi per la popolazione e per i dipendenti secondo LaPresse
A  Sellafield, rilevati alti livelli di radioattività
Traduzione di ProgettoHumus da http://www.reuters.com



La direzione del più grande impianto di riprocessamento nucleare della Gran Bretagna ha comunicato, nella giornata di oggi, di aver individuato sul sito elevati livelli di radioattività ed ha ordinato ad una parte del suo personale di non recarsi sul posto di lavoro.

Secondo il comunicato, nell’impianto, situato sulla costa del mare d’Irlanda nel nord-ovest dell’Inghilterra, la radioattività era stata rilevata anche in periodi precedenti, ma i suoi livelli non costituivano un rischio per il pubblico o la forza lavoro e le strutture operavano quindi normalmente.

Il governo britannico ha mantenuto costantemente contatti con il sito, ma pare non avesse ragione di credere che la situazione fosse più grave di quanto comunicato dalla direzione di Sellafield.

“A seguito di una decisione prudente, il sito di Sellafield opererà normalmente ma con personale e capacità ridotte. Tutte le nostre strutture stanno lavorando in condizioni non anomale.  Comunque solo i lavoratori “indispensabili” sono stati invitati a presentarsi al lavoro. Non si presenta rischio per il pubblico o per la forza lavoro presente”, si legge nel comunicato.
L’impianto di Sellafield non produce combustibile per l’energia nucleare ma tratta solo quello esaurito. E’ in fase di smantellamento ed il tutto è gestito da un consorzio della società britannica Amec, la francese Areva e l’americana URS.
Il complesso si trova a circa 300 km a nord-ovest di Londra, con oltre 10.000 dipendenti è il sito nucleare più grande d’Europa.

Nel 1957 scoppiò un incendio in uno dei suoi reattori causando il peggior incidente nucleare della storia della Gran Bretagna.

Nel 2009, il suo vice amministratore delegato, George Beveridge, lo descrisse come “l’industria più pericolosa dell’Europa occidentale” in quanto ospita anche un bacino di 150 metri di lunghezza utilizzato per stoccare il combustibile nucleare esaurito.

Il primo ministro britannico Cameron ha messo spesso la sua faccia dietro la costruzione di nuove centrali nucleari, definendole come sostitute di quelle obsolete e degli impianti alimentati a carbone.
Lo scorso anno, il governo ha firmato accordi per 26 miliardi di dollari per la realizzazione di un impianto nel sud-ovest dell’Inghilterra con il supporto della francese EDF e due partner cinesi.

Già nell’aprile 2005 erano fuoriuscite scorie radioattive dall’impianto di ritrattamento THORP di Sellafield, iniziate, si presume dall’agosto dell’anno prima. L’evento è stato classificato al livello tre sulla scala internazionale degli incidenti nucleari ed ha portato a sanzioni.
Sellafield è un grande complesso chimico-nucleare situato nel West-Cumbria. Il sito ha giocato un ruolo fondamentale nell’industria atomica britannica a partire dal 1940 e si occupa nel ritrattamento del combustibile, nella sua fabbricazione e nello stoccaggio di rifiuti radioattivi. http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2189

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