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mercoledì 4 dicembre 2013
retrocessione provincia Latina qualità della vita: Il presidente punta il dito contro la crisi Le riflessioni di De Monaco: «Non tutte le colpe sono della politica»
una volta tanto sono d'accordo con il presidente facente funzioni: la colpa è anche dei cittadini che hanno dato il voto ad una classe politica incapace o ignava, magari in cambio di una promessa o della solita presa in giro tralasciando il bene comune che ci ha ridotto in frantumi.
Latina Editoriale Oggi 4 dicembre 2013
Non potevano mancare
le riflessioni del diretto
interessato, il presidente
della Provincia, Salvatore
De Monaco. «Crisi dei mercati
nazionali e globali»: così
esordisce il presidente dell’En -
te in Via Costa nel commentare
il calo della provincia, un insuccesso
che lui stesso definisce
lieve ma che allo stesso
tempo impone una presa di
coscienza profonda. Sarebbe
però un errore, secondo De
Monaco, dare tutte le colpe
alla politica, spesso vista come
unica conseguenza della precarietà
vissuta dall’intera nazione.
Al contrario, se bisogna
trovare un colpevole, De Monaco
punta il dito contro la
«grave congiuntura finanziaria
», la maggiore causa
dell’abbassamento della qualità
di vita in tutto il Paese e, di
conseguenza, anche nella provincia
pontina. «Se del resto la
crisi economica ha imposto la
ben nota politica di speendingreview,
con i conseguenti pesanti
tagli alla spesa pubblica -
ha dichiarato il presidente - è
evidente come gli organi di
programmazione deputati al
rilancio dell’economia fatichino
ad avviare azioni efficaci di
settore tese alla ripresa, prime
tra tutte, delle imprese e dei
consumi». Sempre secondo
De Monaco la Provincia ha «le
mani legate»: sono troppi gli
ambiti su cui non può più agire.
Allo stesso modo sembra essere
«imbavagliata» a
causa delle riforme
legislative che
hanno «palesemente
depotenziato
l’Ente negli ultimi
due anni». Non
bisogna poi sottovalutare
il fatto che
l’Ente ha dovuto
«fare i conti con delle
risicate disponibilità
di bilancio con le
quali si è comunque
cercato di intervenire in
quei settori essenziali per
l’erogazione di servizi immediatamente
fruibili dai
cittadini di tutto il territorio
». De Monaco sottolinea
però che queste riflessioni
elencate servono solo a chiarire
il quadro generale della situazione
e non devono essere
fraintese con il solito scarica
barile: «Siamo consapevoli che
c’è ancora molto da fare, e noi
della provincia continueremo,
attraverso le peculiari risorse del
nostro territorio, a rilanciare il
pontino fino a quando ce ne daranno
la possibilità, perché crediamo
in questo territorio, a volte
aspro ma pur sempre dalle mille
potenzialità. Del resto se il
tasso migratorio è in crescita,
ci sarà un perché».
J. P.
IL PRESIDENTE
DELLA PROVINCIA
SALVATORE
DE MONACO
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