mercoledì 4 dicembre 2013

classifica qualità della vita Latina in retrocessione Senza prospettive I livelli di crimini e fallimenti sono tra i più alti

Nonostante tutto la provincia è la meta più ambita dai migranti Latina Editoriale Oggi 4 diecembre 2013 DI JACOPO PERUZZO Numeri che non fanno certo sorridere quelli riportati nell’ultima indagine sulla qualità della vita de Il Sole 24ore che vede la provincia di Latina posizionarsi nelle fasce più basse della classifica. Si scende di una posizione rispetto al 2012: la provincia pontina presidia l’83esimo posto della graduatoria generale su un totale di 107 province. L’in - dagine, svolta su trentasei indici articolati in sei parametri, disegna un quadro generale sicuramente demotivante: 74esimo posto per quanto riguarda il tenore di vita; al 75esimo posto per la voce «affari e lavoro »; al 90esimo posto per i servizi, l’ambiente e la salute; 76esima posizione per popolazione, immigrazione e giovani; un drammatico 104esimo posto per la sicurezza e l’ordine pubblico; 56esimo posto per «tempo libero». Numeri forti, ma che necessitano di una traduzione. La provincia di Latina sembra produrre più di quanto risparmia, i cittadini acquistano pochi beni durevoli e il tasso di fallimento delle imprese è tra i più alti d’Italia. D’altronde la maggior parte dell’attività pontina è coperta dalle multinazionali piuttosto che dalle imprese locali. La ricchezza prodotta, in conclusione, non appartiene a questo territorio. Da qui si può spiegare la bassa propensione nel fare impresa e nell’attivare start up innovative. Drastica caduta nei gradini più bassi della classifica in tema di sanità, ecologia e velocità della giustizia. Ma la provincia può vantare almeno un primato, quello del tasso migratorio. In tal senso, il rapporto tra i nuovi iscritti all’anagrafe rispetto ai cancellati risulta essere il più alto dello stivale, nonostante l’offerta lavorativa non sia delle migliori. Buono anche l’investimento sulla formazione, che vede Latina nella prima metà della classifica per il numero di laureati ogni mille giovani. Dati che potrebbero essere positivi, se non fosse che i giovani che rimangono nel territorio sono pochi. Insomma, Latina è un buon generatore di talenti, ma non è un altrettanto buon contenitore. Unire tutti questi dati porta ad una conclusione alquanto triste: giovani che si laureano, si guardano intorno, vedono poche possibilità nelle imprese che troppo spesso falliscono, decidono di non investire nel territorio e migrano altrove. Ma è la voce «ordine pubblico» quella che più di tutte lascia a bocca aperta: Latina è la quarta provincia con il maggior numero di scippi, furti in casa, furti d’auto, estorsioni e frodi. Ma poco male finché c’è la movida. Tutto si può dire tranne che in provincia non ci si diverte: tante librerie, troppi bar e ristoranti ed una copertura internet più che discreta. Ma tutte queste comodità hanno forse reso un po’ pigri: la provincia è poco sportiva e non è tra le più propense ad attivarsi nel volontariato.

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