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venerdì 27 dicembre 2013
parco Nazionale del Circeo Riconoscimento Unesco tra scadenze e polemiche Benedetto replica a Bianchi: nessun vincolo in più
latina Editoriale Oggi 27 dicembre 2013
DI MARIA SOLE GALEAZZI
C’è una scadenza importante
a fine anno per
quanto riguarda il riconoscimento
Mab dell’Unesco
per il Parco Nazionale del Circeo.
Il 31 dicembre è infatti il
termine entro cui doveva essere
presentata la nuova perimetrazione
e zonizzazione dell’area
protetta con il consenso degli
enti locali e quindi della Comunità
del Parco. Fino a qui sembra
che non ci sia nessun intoppo
e quindi a gennaio, si presume
dovrebbero arrivare le
risposte sia del Ministero
dell’Ambiente che dell’Unesco.
Scadenze o no, la nuova perimentrazione
si è portata dietro
una lunga scia di polemiche
compresa l’ultima, quella
dell’esponente del Partito Democratico
Amedeo Bianchi che
non ha esitato a parlare di nuovi
vincoli criticando l’at t eg g i amento
di Parco e Comuni circa
lo scarso coinvolgimento dei
cittadini nel procedimento. Su
questo ha voluto replicare il presidente
del Parco Gaetano Benedetto
per il quale ci sarebbero
degli errori di fondo partendo
dal concetto di nuova perimetrazione.
«Da un lato - si legge in
una nota dell’Ente - si è lamentata
una scarsa trasparenza nella
predisposizione della proposta,
da un altro si è impropriamente
ed erroneamente parlato di riperimetrazione
del Parco. Il presidente
dell’Ente Parco Gaetano
Benedetto rammenta che tutti i
documenti relativi alla proposta
Mab sono stati da mesi rappresentati
nell’ambito delle riunioni
della Comunità del Parco in
cui si è dibattuto dell’a rg o m e n t o
e nelle quali si è condivisa la
proposta». Quindi, eventualmente,
sarebbero stati i Comuni
a non confrontarsi con i cittadini.
«Relativamente - si legge
ancora - alla presunta riperimetrazione
del Parco il presidente
Benedetto ricorda all’ex consigliere
Bianchi che l’area Mab
coincide in parte con l’area Parco
ma che le due perimetrazioni
rispondono a presupposti diversi,
non sono sovrapponibili,
hanno procedure disgiunte ed
obiettivi differenti. Il perimetro
del Parco pone gli obblighi procedurali
e i vincoli di legge, i
perimetri dell’area Mab Unesco
indicano la presenza di valori e
assumono l’impegno degli Enti
preposti alla tutela degli stessi e
alla loro promozione e valorizzazione.
Pertanto le cosiddette
‘transition area’ che sono state
oggetto della discussione in Comunità
del Parco e che sono
tutte esterne all’area Parco, non
costituiscono – né potrebbero
mai costituire - un’estensione
del Parco, né una posizione di
vincolo, né la costituzione di
un’area contigua preparco rispetto
alla quale l’Ente Parco
potrebbe avere qualsivoglia
competenza, come chiarito anche
in una lettera ufficiale del
Ministero dell’Ambiente». Una
risposta che potrebbe convincere
o meno Amedeo Bianchi e
non si esclude che possano arrivare
anche nuovi interventi. Comunque
quello che ora preme
sono i tempi. «Alla luce dei
chiarimenti - si legge al termine
della nota - forniti il presidente
Benedetto auspica che tutti gli
Enti coinvolti vogliano rapidamente
concludere il dibattito avviato,
dando il proposto parere
favorevole, al fine di evitare che
il Parco Nazionale del Circeo
perda un prezioso riconoscimento
internazionale conquistato
nei lontani anni ’70». La
partita si gioca ancora tutta sui
tavoli istituzionali, quello che le
transition area porteranno in positivo
o in negativo, probabilmente
lo si capirà solo quando le
proposte di Parco e Comuni andranno
a concretizzarsi.
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