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venerdì 27 dicembre 2013
Ciurli, l’ultima condanna per gi ecomostri di Fondi Il Tar nega agli ex proprietari il risarcimento da 30 milioni chiesto a Comune e Regione
I due enti «accusati» di avere indotto in errore la Icim. I giudici rigettano il ricorso
Latina Editoriale Oggi 27 dicembre 2013
DI GIOVANNI STRAVATO
Isola dei Ciurli, negato il risarcimento
agli ex proprietari
dell’ecomostro. Una vicenda
iniziata 42 anni fa con la concessione
delle prime licenze edilizie e
conclusasi nel dicembre del 2007
con l’abbattimento dei 21 villini
che facevano bella mostra lungo la
Flacca. Nei giorni scorsi l’ultima
pronuncia con cui il Tar di Latina
ha stabilito che Comune e Regione
Lazio non devono risarcire gli
ex proprietari condannati anzi a
pagare spese di giudizio per 10
mila euro.
Una decisione che, pur teoricamente
appellabile al Consiglio
di Stato, dovrebbe avere messo
la parola fine su una storia fatta
di proteste ambientaliste e carte
bollate. E’ andata così: nel 2012
la Icim, ex proprietaria dell’area
e dei villini abbattuti all’Isola
dei Ciurli, ha presentato ricorso
prima al giudice civile e poi al
Tar per ottenere un risarcimento
da 30 milioni di euro da Comune
e Regione che con i loro
«ondeggiamenti» sulla legittimità
delle autorizzazioni a costruire
ai Ciurli avrebbero indotto
la società amministrata
dall’imprenditore Mario Monacelli
a fare affidamento sulla
soluzione positiva della vicenda.
In più la Icim chiedeva al
Comune di Fondi la restituzione
della somma di 117 mila euro
versata a titolo di oneri concessori.
Ricorso respinto ed ovviamente
risarcimento e restituzione
negati. Ma sono le motivazion
i a d d o t t e d a i g i u d i c i
amministrativi di Latina a spegnere
le residue speranze di Monacelli
e soci: «Osserva il collegio
- si legge nella pronuncia -
che è sufficiente prendere atto
delle sentenze penali richiamate
per escludere la sussistenza del
prospettato affidamento in capo
ai ricorrenti la cui lesione avrebbe
ingenerato la responsabilità a
carico dell’a m mi n i st r a zi o n e» .
Ed ancora: «In realtà nella vicenda
in esame il ricorrente ha
rivestito un ruolo attivo nell’in -
durre gli organi comunali ad
autorizzare la lottizzazione abusiva
in argomento, peraltro, come
è emerso nelle indagini penali,
con la fattiva collaborazione
del nipote Antonello
Monacelli, ingegnere e titolare
di rilevanti cariche, tra cui quella
di assessore e componente della
commissione edilizia, nel Comune
di Fondi all’epoca dei fatti
».
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