NDRANGHETA IL TRIBUNALE DI VELLETRI, DOPO SETTE ANNI DI DIBATTIMENTO, EMETTE LA PRIMA SENTENZA DI CONDANNA
190 anni di carcere al clan Gallace nel Lazio VELLETRISono servite ventotto ore di camera di consiglio, sessantacinque udienze e sette anni di dibattimento. Un processo complesso, pieno di ostacoli, rinvii, impedimenti. Con un'accusa storica, confermata ieri dal Tribunale di Velletri: la... http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/ricerca/nocache/1/manip2n1/20131023/manip2pg/04/manip2pz/347533/manip2r1/palladino/
Andrea Palladino3 m
VELLETRI
Sono servite ventotto ore di camera di consiglio, sessantacinque udienze e sette anni di dibattimento. Un processo complesso, pieno di ostacoli, rinvii, impedimenti. Con un’accusa storica, confermata ieri dal Tribunale di Velletri: la ‘ndrangheta non solo ha infiltrato la provincia di Roma, ma ha costituito vere e proprie “locali”, unità con una loro autonomia operativa. Con una condanna complessiva a 190 anni di detenzione — gran parte dei quali per associazione mafiosa — il clan Gallace radicato tra Anzio e Nettuno è stato riconosciuto, per ora in primo grado, nella sua pericolosità. Originario della città della zona ionica della Calabria Guardavalle, aveva iniziato a operare sul litorale romano già negli anni ’80, controllando — spiegano le indagini — il narcotraffico della zona. Una ascesa consentita da decenni di silenzi e di complicità, come aveva dimostrato la commissione di accesso nel 2005, quando il consiglio comunale di Nettuno venne sciolto — unico caso nel Lazio — per infiltrazione mafiosa. Almeno una decina gli affiliati, stando alla sentenza di ieri. Molti di più, secondo le lunghe e complesse indagini coördinate una decina di anni fa dal pm della Dda di Roma Francesco Polino e affidate al
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