Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
lunedì 22 luglio 2013
Stabilimenti termali di Suio, Ciorra: falde da proteggere «Attenti all’impianto di trattamento dei rifiuti»
DI GIANNI CIUFO
L
e falde acquifere di
Suio vanno protette scrupolosamente. Il presidente dei termalisti, Mario Ciorra, si
fa portavoce della preoccupazione esistente tra
gli operatori termali, per
il paventato arrivo da
Roma dei rifiuti nell'impianto di trattamento
meccanico biologico di
Castelforte. Una preoccupazione esternata con
una lettera inviata alla
Regione Lazio, al Prefetto di Latina, alla Asl e al
Comune di Castelforte.
«Sarà sfuggito -ha affermato Mario Ciorra- la
delicatezza di tutto ciò, a
chi avrebbe dovuto opporvisi per ineludibili ragioni di igiene e per la
difesa della purezza delle falde delle nostre eccezionali sorgenti termali. Come si è solo potuta concepire una decisione
del genere, quando si
tratta di località termale,
da proteggere scrupolosamente nelle sue falde
acquifere? E’ di tutta
evidenza che non è lecito
accumulare immondizie
nemmeno nei Comuni
confinanti, in quanto di
pregiudizio alla purezza
delle falde. A rigore, così
come osservato dalla Regione Lazio in precedente analoga situazione, sarebbe mio dovere sporgere denunzia ed
avanzare richiesta per
«danno temuto». Ricordo che negli anni ’70 le
falde di una non rinomata stazione termale del
Lazio, risultarono contaminate dagli escrementi
di un semplice gregge di
pecore che sostava nella
zona. A tal proposito,
sono dovuto già intervenire per far sì che un
branco di cavalli, allo
stato brado, non sconfinasse ancora perfino nei
giardini di due stabilimenti termali, ove, ovviamente, avevano già
lasciato i propri…. regali». Il presidente dei termalisti, chiude la sua
missiva sottolineando
che spera che si interverrà con la massima decisione ed urgenza, anche
al fine di eliminare la
possibilità del cosiddetto
«danno temuto». http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/9c918b7d4fe0466461db32f9cb748e1d
Nessun commento:
Posta un commento