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lunedì 22 luglio 2013
nucleare Fukushima, Tepco: "Acque radioattive". Prime ammissioni dalla società giapponese
Secondo la società che gestisce l'impianto nucleare le acque radioattive accumulatesi sotto la centrale, dopo il disastro del 2011, sono finite nell'Oceano Pacifico. L'ammissione dopo una parziale vittoria politica alle elezioni del Senato del partito liberaldemocratico favorevole al nucleare. TOKYO - La Tepco, la società giapponese che gestisce il disastrato impianto nucleare di Fukushima, per la prima volta oggi ha ammesso che acque radioattive accumulate sotto la centrale sono finite nell'Oceano Pacifico. Nei giorni scorsi la società aveva diffuso, tra l'altro, dei dati in cui si riconosce che il livello di radiazioni a cui sono stati esposti i lavoratori dell'impianto può provocare il cancro alla tiroide. E il dato sul numero di persone colpite è superiore di dieci volte alla stima precedente.
La confessione avviene dopo la vittoria alle elezioni parziali del Senato del partito Liberaldemocratico del premier Shinzo Abe, un partito in grandissima parte favorevole al nucleare. Tokyo electric power (Tepco) aveva annunciato ad inizio luglio che dosi consistenti di elementi radioattivi tossici erano stati individuati in queste acque sotterranee. In particolare era stata rilevata una dose di cesio 134 superiore di 110 volte al normale nei pozzi situati tra il reattore e il mare. Queste sostanze radioattive erano fuoriuscite dai reattori della centrale distrutta dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo 2011, prima di inquinare le acque sotterranee. Inizialmente Tepco aveva sostenuto che queste acque inquinate erano rimaste bloccate dalle fondamenta in acciaio e cemento della centrale. "Adesso crediamo che l'acqua contaminata sia arrivata al mare", ha dichiarato un portavoce dell'azienda elettrica.
La Tepco, tuttavia, ha sostenuto che l'impatto della perdita radioattiva, in gran parte proveniente dai basamenti degli edifici dei reattori, sia limitata, in considerazione del fatto che "non ci sono tassi di aumento anomalo della radioattività".
Qualche giorno fa anche in Svizzera è stato registrato un caso di contaminazione radioattiva delle acque, nel lago di Biel, vicino l'impianto di Muehlberg, a 17 chilometri da Berna. Gli scienziati hanno dichiarato "Nessun rischio per i cittadini", ma Greenpeace ha chiesto l'apertura di un'indagine.
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/07/22/news/fukushima_tepco_acque_radioattive_prime_ammissioni_dalla_societ_giapponese-63462901/?ref=HREC1-5
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