mercoledì 8 maggio 2013

biomasse e biogas avvelenati solo per speculazioni con le finte rinnovabili

Si produce più energia di quanta realmente serva. Sullo sfondo incentivi e guadagni record L’altro volto delle biomasse Da argomento politico a «nodo» ambientale che nessuno vuole affrontareMa adesso i residenti delle aree selezionate protestano Libralato: ora è chiaro che si tratta di speculazioniDA argomento strettamente economico sta diventando uno dei nodi ambientali peggio affrontati: è la mappa delle centrali a biomasse. Sono tutte inserite nel piano energetico provinciale, uno dei pochi piani di programmazione degli interventi sul territorio approvati con celerità dalla Provincia e già operativi. Su questo canovaccio amministrativo si muovono tutte le nuove installazioni. Che secondo i Verdi sono già troppe e sono in grado di produrre un quantitativo di energia superiore al nostro fabbisogno interno. La situazione attuale vede schierati i cittadini delle aree dove già sono insediate le centrali contro le amministrazioni locali e proteste lì dove devono ancora essere realizzate. Tra i paradossi gli appelli di consiglieri provinciali, alcuni appartenenti alla stessa maggioranza che ha dato il via libera al piano energetico. L’u l ti m o braccio di ferro contrappone i residenti di Borgo Sabotino alla Provincia e al Comune e la situazione è identica a Maenza. Ma adesso è troppo tardi, praticamente è impossibile fermare l’avanzata degli impianti a biomasse perché rendono molti soldi, godono di incentivi. E anche se non servono perché di energia ce ne è più che a sufficienza si va avanti lo stesso. Prima sono state incentivate le centrali e adesso si pensa ad un piano per smaltire il metano prodotto in eccesso. Da mesi il responsabile dei Verdi, Giorgio Libralato, cerca (invano) di attirare l’atten - zione non solo sulla inutilità di nuovi impianti ma anche sui pericoli che ne possono derivare per la salute ad esempio. «Ormai non passa giorno - dice - che, per la follia che sta investendo la nostra provincia e i territori limitrofi, non venga messo in piedi un impianto a biogas o a biomasse per produrre energia. Nel frattempo fonti ufficiali ci informano che l’Italia consuma l’87% dell’energia prodotta a causa di malfunzionamenti e dispersioni; diverse centrali idroelettriche in questa provincia sono ferme. E’ chiaro che ormai si tratta di una forma di speculazione privata, con notevole danno per la salute pubblica, che alimenta una bulimia di centrali a biomasse, turbogas e biogas. E contro tutto questo enti pubblici e istituzioni sembrano inermi, assenti, semplici spettatori. L’esempio dell’ultimo intervento del consigliere Renzo Scalco è illuminante: si lamenta della centrale che sta per entrare in funzione a Sabotino, che è parte del piano energetico che lui ha contribuito ad approvare. Fino a quando questi impianti sono stati costruiti lontano dal suo bacino elettorale non si era accorto di nulla». G . D. M .http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/e250f058c3d6691d62a45b9d7e74866b

1 commento:

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    Enel Green Power Caserta

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