http://www.sabinaguzzanti.it/2011/10/06/occupiamobancaditalia/#.To3Q-OiUB54.facebook
Ho ricevuto questo appello e lo con piacere lo pubblico così che siate al corrente di come si sta organizzando la gente….
Fate girare, diventate amici, portate amici. E soprattutto venite, per salvare la nostra vita e non le banche! [chiaramente l'indizione è anonima e non identitaria, come è accaduto a Ny, come spiega il testo che segue il link]
Ricevo e molto volentieri diffondo questa encomiabile iniziativa
http://www.facebook.com/event.php?eid=230066693715398
#occupiamobancaditalia
Per non pagare il debito! Per riscuotere il credito sociale!
In tutto il mondo si moltiplicano le mobilitazioni contro la dittatura finanziaria delle banche e della speculazione globale che usano la crisi per attaccare e smantellare i servizi pubblici, il welfare, la formazione, per cancellare i diritti e appropriarsi dei beni comuni.
Da Madrid a New York, da Santiago del Cile ad Atene, da Tel Aviv a Reykjavik, si alza la voce delle “(multi)generazioni senza futuro” che non vogliono pagare la crisi, che si sottraggono alla retorica della “responsabilità generale” del debito, che immaginano un’alternativa di società a partire dalla redistribuzione radicale delle ricchezze e dalla condivisione delle risorse comuni. Il 99% del pianeta è indisponibile a subire l’avidità di pochi.
In vista della giornata globale del 15 ottobre contro le politiche di austerità imposte dalla Banca Centrale Europea e dal governo Berlusconi, il 12 ottobre organizziamo un evento pubblico di protesta e di proposta che individui nella Banca d’Italia e nella BCE le istituzioni di una nuova governance globale che impone decisioni al di fuori da qualsiasi legittimità democratica.
Il 12 ottobre, a palazzo Koch, nel cuore della capitale, si terrà il convegno internazionale “L’Italia e l’economia mondiale, 1861-2011″, con la presenza del Presidente della Repubblica Napolitano e del Presidente della Banca d’Italia Draghi.
Ai piani segreti della Bce e alle sue “raccomandazioni riservate”, alle lettere di Draghi e Trichet rispondiamo con una lettera pubblica al Presidente Napolitano, in quanto garante della Costituzione italiana, oggi oggetto dell’attacco neoliberista bipartisan che vorrebbe inserire nella nostra carta fondante il vincolo del pareggio di bilancio. La chiamano la “regola d’oro”, noi la conosciamo come povertà e la chiamiamo ingiustizia: le nostre vite non sono in debito, le nostre società non le detiene nessuno.
Vogliamo mettere in discussione il ricatto del debito, far emergere l’urgenza della redistribuzione delle ricchezze, per difendere i diritti di chi lavora e per un nuovo welfare universale che contrasti la precarietà e l’intermittenza di reddito.
In sintonia con le acampadas e le libere occupazioni in Spagna, negli Usa e in tanti altri paesi, costruiamo uno spazio pubblico di incontro e di protesta prolungata. Esprimiamo la nostra voglia di giustizia sociale e di cambiamento attraverso una semplice rivendicazione: non paghiamo il debito! Riscuotiamo il credito sociale!
Il 12 ottobre alle 16, troviamoci sotto la sede della Banca d’Italia di via Nazionale, senza bandiere e oltre i recinti delle identità, per rivendicare insieme il diritto all’insolvenza.
Siamo il 99%, abbiamo un mondo intero da reinventare.
12 ottobre, ore 16, @ Banca d’Italia (Via Nazionale, Roma)
#occupiamobancaditalia verso il 15Ottobre
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