Si tratta di quello presentato dall'Acea Ato5 Spa sull'escussione della polizia. Soddisfatto Iannarilli: "E' l'ennesima prova che la nostra battaglia non è cavollosa ma nel solco del diritto per ottenere il rispetto del contratto".
Il Tribunale ordinario di Roma ha dunque respinto il ricorso che Acea Ato5 Spa aveva presentato per inibire all’AATO5 di escutere la fideiussione e al garante l’azione di rivalsa nei confronti della stessa ricorrente qualora avesse nel frattempo dato corso al pagamento senza opporre l’exceptio doli. Il giudice, tra le varie motivazioni, ha determinato che le contestazioni avanzate da Acea Ato5 Spa in merito all’adeguamento della tariffa idrica “non rendono illegittima o contraria ai principi di buona fede contrattuale l’escussione della garanzia”. Quindi, non solo l’escussione della garanzia di 2.843.622,02 euro attivata dall’AATO5 è legittima ma Acea Ato5 Spa è stata condannata al pagamento delle spese di lite sia nei confronti di AATO5 sia nei confronti del garante Unicredit Spa.
“E’ questa l’ennesima conferma – sostiene il Presidente Iannarilli – che la nostra battaglia per ottenere il rispetto contrattuale non è condita da cavillose iperboli giuridiche ma è tracciata nel solco della totale legalità e del diritto, è anche la conferma di come le continue opposizioni di Acea Ato5 Spa continuino a manifestarsi solo come ostative di un esito “normale” nel senso più letterale del termine di questa vicenda e cioè, lo ripeto, il rispetto degli obblighi contrattuali nei confronti della cittadinanza che la Provincia di Frosinone rappresenta”.
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