continuano i problemi per chi vorrebbe incenerire le biomasse, spargere benzene, nanoparticelle e diossina, oltre ad altre schifezze, ci sarà un'impennata dei costi.
E' a tutti noto, lo dichiarava in una conferenza in confindustria uno dei progettisti della contestatissima centrale a biomasse di Mazzocchio a Pontinia, che non c'è convenienza ad utilizzare le biomasse locali, preferiscono altre forniture, per esempio dal Sud America.
Altrettanto è noto che non c'è convenienza per i produttori agricoli, come risulta dalla ricerca dell'assessorato all'agricoltura della Regione Lombardia, come dichiarano le associazioni agricole di Veneto ed Emilia Romagna a proposito della centrale di Bando d'Argenta.
Difatti questa centrale della provincia di Ferrara “gemella” con quella di Mazzocchio, dopo 7 anni di attività, oltre ai noti problemi delle inchieste e dei processi penali in corso (manomissione degli strumenti di controllo, bruciatura di rifiuti tossici e nocivi) dopo 7 anni di attività ha forniture solo per il 10% circa del totale necessario dagli agricoltori della zona.
E' il caso di insistere su un progetto incompatibile con il territorio?
Giorgio Libralato
Tremano i produttori di pannelli
In arrivo una centrale a legna: si rischia l'impennata dei costi
I produttori di pannelli truciolari protestano contro il progetto, avallato dalla Provincia di Cremona, di costruire una centrale a biomasse legnose. Il rischio, per le aziende che lavorano con il legno riciclato, è l'impennata del costo della materia prima.
All'incrocio tra il Mantovano e il Cremonese si trova l'80% dei produttori italiani di truciolari. Dalla Frati al gruppo Mauro Saviola, lavorano il legno recuperato con la raccolta differenziata e altrimenti destinato alla discarica. Per loro dunque la green economy va presa con le pinze. Non ostacolata, come chiarisce il presidente dell'Assindustria mantovana Alberto Truzzi, ma di certo tenuta sotto controllo per evitare di rimetterci di tasca propria.
Una centrale a biomasse legnose nel Cremonese significherebbe avere a pochi chilometri di distanza un concorrente non sul piano del prodotto (dal nuovo impianto uscirebbe energia pulita e non pannelli truciolari) ma su quello della materia prima. Insomma molto legname (si parla di quattordicimila tonnellate) finirebbe nella centrale e, in generale, il suo prezzo si alzerebbe rendendo più difficile la competitività del settore.
«Lo spostamento del legno dall'utilizzo industriale a quello di risorsa energetica metterebbe a rischio il futuro delle aziende produttrici di pannelli» è l'allarme del presidente di Assopannelli Paolo Fantoni. E i pericoli finirebbero a cascata su tutta la filiera, dunque anche su chi produce mobili. La partita, se la centrale arriverà, dovrà essere giocata sul piano delle regole. Cioè del confine, tutto da chiarire, tra biomasse e rifiuti legnosi. «Ciò che proviene da attività di raccolta differenziata di rifiuti deve essere destinato in via prioritaria alla trasformazione in pannelli - chiede Truzzi - per evitare l'innalzamento dei prezzi e la perdita di competitività. La normativa comunitaria e nazionale del resto dice che i rifiuti vanno prima prevenuti o riciclati e solo in ultima istanza recuperati per produrre energia o smaltiti».
Dunque gli industriali chiedono che quanto proviene da imballaggi, residui della lavorazione, mobili scartati e infissi continui a finire negli stabilimenti che riciclano e producono pannelli. Diverso il discorso per gli scarti dell'agricoltura: «Non siamo avversari della green economy, ci mancherebbe - continua Truzzi - politiche mirate al sostegno della trasformazione di biomasse agricole o derivate dall'industria agroalimentare in risorsa energetica sarebbero sicuramente condivise a vantaggio sia della competitività nazionale che della sostenibilità ambientale».
Saviola da Letta. Lunedì pomeriggio una delegazione del gruppo Mauro Saviola sarà a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta: si parlerà del recupero del legno raccolto tra le macerie dell'Aquila dopo il terremoto e trasformato dall'industria viadanese in pannello ecologico.
1 ottobre 2010
http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2010/10/01/news/tremano-i-produttori-di-pannelli-2451059
24. agosto 2010
Filiera biomassa-energia: le novità della legge n. 129 del 13 agosto 2010
La legge di conversione n. 129 del 13/8/2010 in riferimento al decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105 (G.U. n. 158 del 9 luglio 2010), recante misure urgenti in materia di energia introduce 2 importanti novità per la filiera biomassa- energia:
1. Definizione di sottoprodotto per gli effluenti zootecnici, i materiali vegetali, gli sfalci e le potature anche se sono ceduti a terzi per il loro successivo utilizzo.
Al punto 3 dell’art. 1 si evince: “ All'articolo 185, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, nel primo capoverso, le parole: «materiali fecali e vegetali provenienti da attivita' agricole utilizzati nelle attività agricole o» sono sostituite dalle seguenti: «materiali fecali e vegetali provenienti da sfalci e potature di manutenzione del verde pubblico e privato, oppure da attività agricole, utilizzati nelle attività agricole, anche al difuori del luogo di produzione, ovvero ceduti a terzi, o utilizzati.”
Si tratta di importante modifica della definizione di sottoprodotto per le biomasse destinate alla produzione di energia definite nel Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/2006). Anche se ceduti a terzi per il loro impiego a fini energetici, questi materiali sono considerati sottoprodotti anziché rifiuti.
2. Riconoscimento Tariffa omnicomprensiva di 0,28 Cent/ euro per impianti di potenza inferiore a 1 MW alimentati a biogas, biomasse o oli vegetali puri tracciabili, entrati in esercizio commerciale dal 1° gennaio 2008. (Art. 1 ter).
Il GSE provvederà nei prossimi mesi al conguaglio della tariffa per il periodo intercorrente il 1° gennaio 2008 e l’entrata in vigore della legge n.99 del 23 luglio 2009.
La legge n.129 pubblicata sulla GU n.192 del 18/8/2010 è entrata in vigore il 19 agosto 2010.
http://www.fiper.it/it/notizie/notiziadet/artikel/filiera-biomassa-energia-le-novita-della-legge-n-129-del-13-agosto-2010.html?tx_ttnews[backPid]=27&cHash=9202807290
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