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domenica 21 marzo 2010
tra servi ed uomini liberi
Tra servi e uomini liberi ci sono tante differenze. I primi votano, lavorano, si esprimono, si muovono solo per un comando oppure per anticipare un comando. Al loro padrone dicono ogni tuo desiderio è un ordine per me ed ogni tuo ordine è per me un desiderio. Non esiste opinione o pensiero libero, esiste solo quello del capo. Mai da contraddire. Pensano che tutto e tutti abbiano un prezzo. Gli uomini liberi invece agiscono con la loro testa, rischiano, votano per chi può esprimere un mondo, una società migliore cioè a misura d’uomo, per il bene comune e non a favore di un’azienda. Non si esprimono in base ai sondaggi ma a ciò che buon senso, etica, rispetto e libertà giudica opportuno. Non cercano l’applauso e il consenso, non hanno bisogno di apparire, di sembrare, né di ottenere risultati. Pensano che dignità e diritti non hanno prezzo così come le persone che sono uguali in qualsiasi momento della vita, qualunque sia la religione, il colore della pelle, la razza, la condizione economica.
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