CIRCOLO ARCOBALENO
Comunicato Stampa
Latina in marcia per il clima e contro il nucleare.
In occasione della manifestazione nazionale “100 Piazze” promossa da Legambiente a livello nazionale al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica in merito ai temi in discussione al vertice sui cambiamenti climatici di Copenaghen, il Circolo Arcobaleno di Legambiente Latina sarà presente con un suo presidio sabato 12 dicembre a Piazza San Marco a partire dalle ore 16.
Gli attivisti dell'associazione allestiranno banchetti presso i quali sarà possibile raccogliere informazioni e confrontarsi sulle campagne che Legambiente sta conducendo in contemporanea al summit di Copenaghen. L'obiettivo che ci proponiamo come ambientalisti è che vengano assunte decisioni importanti e vincolanti tutti i governi affinché adottino misure significative per la riduzione di CO2, principale causa dell'effetto serra e dei cambiamenti climatici.
Il vertice di Copenaghen è un appuntamento di particolare valore poiché il Protocollo di Kyoto siglato nel 1997 necessita di essere aggiornato e potenziato nei suoi obiettivi e nella sua efficacia.
A causa dei ritardi dovuti alle chiusure ed ai conflitti di interesse tra potenze economiche che hanno portato ad una sottoscrizione tardiva del Protocollo stesso, quasi tutte l'economie industrializzate sembrano essere molto lontane dagli obiettivi di riduzione della CO2, previsti dal trattato, che invece è aumentata del 40% rispetto ai valori del 1990.
Secondo le stime dell'Agenzia Internazionale per l'Energia senza interventi decisi si
determinerebbe un aumento di un ulteriore 35% da qui al 2030, con conseguenze devastanti per il clima.
I fenomeni dovuti al surriscaldamento globale stanno già ora determinando mutazioni climatiche con conseguenze drammatiche per milioni di persone. Secondo l'Alto Commissariato per i rifugiati dell'Onu il 66% dei profughi registrati nel 2007 sono persone colpite da catastrofi naturali o da mutate condizioni dell'ecosistema. Lo scenario che l'Onu stima per il 2050 è di 250 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie terre per il peggioramento delle condizioni di vita.
Per fare in modo che la temperatura globale non aumenti di 1,5°C / 2°C le associazioni ambientaliste riunitesi nel Climate Action Network chiedono ai governi di impegnarsi a ridurre entro il 2020 le emissioni di gas serra del 40% rispetto ai livelli del 1990 e di stanziare 110 miliardi di euro l'anno a favore delle economie in via di sviluppo affinché vengano sostenute nell'adozione di tecnologie eco-sostenibili.
La mobilitazione a livello locale è di particolare rilievo poiché è proprio a livello degli enti locali che si giocare un ruolo fondamentale rispetto al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Auspichiamo, quindi, che l'amministrazione comunale si impegni ad adottare interventi amministrativi volti alla promozione delle energie rinnovabili, a fornire servizi di trasporto pubblico
efficienti e ad aumentare la raccolta differenziata.
In particolare chiediamo:
· che i 1400 mila euro che giungeranno nelle casse del Comune di Latina come ristoro per la servitù nucleare vengano destinati in parte all'istallazione di impianti fotovoltaici sui tetti di tutti gli edifici pubblici;
· un impegno affinché, mentre si avviano i lavori per la metro-leggera, vengano potenziate le linee degli autobus rendendo più agevole soprattutto i collegamenti tra i borghi e le aree limitrofe ed il centro e che l'orario delle corse urbane venga esteso alle ore serali e notturne;
· che si predispongano punti di scambio con parcheggi sopraelevati in prossimità del centro offrendo un servizio navetta per consentire l'accesso al centro storico e che l'eventuale ticket del parcheggio valga come “buono corsa” sulle navette stesse;
· vengano adottati sistemi di illuminazione a led alimentati con impianti solari autonomi.
La nostra presenza in piazza servirà anche a dimostrare l'impegno di Legambiente nel contrastare qualsiasi ipotesi nucleare sul territorio pontino e nazionale. Notizie recentissime sembrano confermare ciò che sappiamo da tempo: Borgo Sabotino ospiterà una delle nuove centrali nucleari che il Governo Berlusconi vuole costruire in Italia.
La scelta nuclearista del Governo, a nostro avviso, è sbagliata e grave poiché non contribuirà alla riduzione della bolletta elettrica: i costi per un KW di energia nucleare sono saliti a 4.000 dollari mentre un impianto fotovoltaico da 1 KW che costa poco più può produrre sul territorio di Latina fino a 1400 KW all'anno con rendimenti garantiti almeno per 30 anni.
I capitali destinati al nucleare potrebbero essere investiti nella realizzazione degli impianti solari termodinamici progettati da Rubbia e a rendere più efficiente il sistema energetico nazionale.
Il nucleare, inoltre, non contribuisce alla riduzione della CO2 e dei cambiamenti climatici. Il 75% delle emissioni di gas serra sono generati da settori diversi da quello della produzione di energia: trasporto, riscaldamento, industrie e deforestazione. Il contributo dell'atomo alla riduzione delle emissioni di CO2 potrebbe essere, come affermato dall'Agenzia internazionale per l'Energia,
appena del 6% e d'altra parte se si considera tutto il processo di costruzione delle centrali, smantellamento delle stesse, estrazione dell'uranio, processo di arricchimento dell'uranio e smaltimento delle scorie il bilancio di anidride carbonica sarebbe addirittura in aumento.
A queste osservazioni aggiungiamo, non ultima, la reale pericolosità delle centrali nucleari sia per gli incidenti che avvengono di frequente ovunque nel mondo sia per quanto riguarda la gestione delle scorie, attive per migliaia di anni. D'altronde non esistono compagnie assicurative che garantiscano la copertura in caso di incidenti nucleari.
Chiediamo, quindi, ai cittadini di aderire alla compagna “Don't Nuke the Climate” promossa da Legambiente e da altre sigle firmando la petizione sul sito http://www.dont-nuke-the-climate.org e di venire sabato 12 dicembre alle ore 16 a piazza San Marco portando con sé la bicicletta. Se lo riterremo opportuno daremo una testimonianza “ciclistica” del nostro impegno antinuclearista.
Presidente (neo-eletto) del Circolo Arcobaleno di Legambiente Latina
Alessandro Loreti
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