Pontinia, le centrali dopo il 9 aprile
Questa settimana che si è conclusa il 9 aprile con tanti fronti aperti sui progetti delle centrali, tra ricorsi, pareri, riunioni, assemblee, verifiche, studi, consiglio provinciale, udienze amministrative e conferenza rafforza in maniera inequivocabile la posizione politica, amministrativa e tecnica di Pontinia.
Quindi del consiglio comunale che ha votato 3 volte in modo chiaro e diretto contro questi progetti che non portano né porteranno né posti di lavoro, né lavori indotti, né economia ma solamente un forte e irreversibile impatto ambientale e sanitario.
Ma anche del Sindaco Tombolillo che ha difeso in tutti i modi, le sedi con convinzioni le ragioni del territorio che riguarda non solo Pontinia, ma anche Sabaudia, Terracina, Sonnino, Roccasecca dei Volsci, Priverno, Roccagorga, Sezze, Bassiano e Sermoneta come le stesse amministrazioni comunali hanno espresso nelle loro forme democratiche.
Quindi l’intero consiglio provinciale di Latina che per 2 volte, all’unanimità, si è espresso contro la turbogas e che con l’approvazione del piano energetico provinciale esclude sia la centrale a turbogas che quella a biomasse.
Così come la Regione Lazio che ha ribadito la propria contrarietà giovedì in conferenza riservandosi di motivare il parere contrario dopo aver ricevuto tutto il materiale sparso esistente.
Diversi esponenti della maggioranza di Pontinia, amministratori (consiglieri e assessori), così come cittadini, associazioni hanno appreso le notizie che arrivavano dal Tar (dove non è stata concessa la sospensiva al parere delle biomasse) e dalla conferenza di Roma (turbogas) con sollievo ma anche grande soddisfazione.
Sulle biomasse significa che non c’è stata alcuna sospensione del parere del sindaco, quindi questo rimane valido ed effettivo, così come la decisione dell’amministrazione provinciale che ha rinviato tutto alla conferenza unificata nel rispetto della normativa che qualcuno o non conosce o semplicemente non accetta.
Quindi se non è stata una vittoria per il comune non lo è certo stata per la ditta proponente.
Ancora più forte le considerazioni di amministratori e cittadini di Pontinia in merito alla conferenza sulla turbogas.
L’aver spostato la discussione o meglio messo in dubbio addirittura il parere di VIA del 5/12/5 significa che il lavoro del comune di Pontinia è stato valido oltre che dal punto di vista amministrativo, soprattutto da quello tecnico e di legittimità.
Oggi nessuno può prevedere il risultato di entrambe le conferenze unificate, così come quelli dei ricorsi (sui quali sarebbe il caso di non fare affermazioni fuori luogo come quelle lette sui giornali e aspettare il lavoro dei Giudici competenti) ma sicuramente le speranze del territorio sono ancora più forti di una settimana fa.
Sappiamo che siamo arrivati nella fase determinante (la procedura la definisce “conclusiva”) di entrambi i progetti, continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora, studiando argomenti, dati, notizie, informazioni e con i pareri autorevoli che ci confortano.
Così come sapevamo che questa settimana era fondamentale proprio per dimostrare il valore dell’impegno profuso e delle argomentazioni prodotti.
Quando a dicembre del 2005 nell’ufficio istituzionale dell’allora assessore regionale all’ambiente, Angelo Bonelli, abbiamo appreso la notizia del parere di VIA eravamo consapevoli di un parere da rivedere e riconsiderare.
Dopo 3 anni la nostra interpretazione è stata dichiarata corretta dal Ministero dell’Ambiente nella nota inviata alla conferenza di giovedì.
Oggi nessuno può cantare vittoria e Pontinia può continuare a difendere l’aggressione al territorio e alla possibilità di scelta e programmazione locale.
Pontinia 11 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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