sabato 21 febbraio 2009

Le centrali elettriche previste a Pontinia, la turbogas e il riassunto dell’AIA (IPPC)

Le centrali elettriche previste a Pontinia, la turbogas e il riassunto dell’AIA (IPPC)
La prossima settimana, probabilmente, verrà convocato il tavolo tecnico comunale per fare il punto dei progetti delle centrali elettriche previste a poche centinaia di metri una dall’altra nel nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia.
Leggendo la normativa in materia, se venisse rispettata, per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA-IPPC), della centrale a turbogas, si dovrebbe passare alla conferenza unificata, così come l’amministrazione provinciale di Latina, che ha applicato alla lettere norme, regolamenti e leggi, ha fatto per il progetto della centrale a biomasse.
Questo per il parere negativo espresso nell’ultima riunione della conferenza per la centrale a turbogas espresso sia dai commissari per il comune, che dalla provincia, oltre che dal sindaco di Pontinia presente personalmente alla seduta.
Intanto dal Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare è stato inviato il documento: “Parere Conclusivo Trasmissione parere istruttorio conclusico della domanda AIA da ACEA spa - Centrale Termoelettrica di Pontinia - prot. CIPPC-00_2009-0000109 del 21/01/2009
” DSA-00_2009-0002365 “, composto di n. 26 pagine.
Allegato inoltre il “Piano di monitoraggio e controllo della centrale termoelettrica turbogas a ciclo combinato di Pontinia” del 10/12/2008, composto di n. 32 pagine.
Entrambi i documenti, così come gli atti inerenti il procedimento e gli atti inerenti i controlli sull’impianto sono depositati presso la direzione salvaguardia ambientale del ministero dell’ambiente e sono pubblicati sul sito www.dsa.minambiente.it/aia ai fini della consultazione del pubblico.
Osservazioni al progetto risultano prodotte da Giorgio Libralato in data 18 luglio 2008, con allegati il management summary del piano energetico della Regione Lazio, dichiarazioni di stampa dell’assessore regionale all’ambiente Filiberto Zaratti, richiesta di sospensione della procedura AIA.
Inoltre è stata acquisita la nota della provincia di Latina del 3 aprile 2008 e del 28/07/08, oltre al verbale della commissione AIA relativa alla centrale a biomasse, affinché i due progetti venissero riuniti per la sommatoria delle emissioni e dell’impatto ambientale finora completamente ignorato.
Non risultano quindi presentate osservazioni né da altri cittadini, associazioni, né dai comuni confinanti, contrariamente a quanto dagli stessi dichiarato, né provenienti dal consiglio dell’amministrazione provinciale che dovrebbe trattare l’argomento nella seduta fissata al 26/2 dopo che la seduta già convocata per il 16/2 è andata deserta per l’assenza della maggioranza.
Riuscirà l’amministrazione provinciale a colmare questo deficit nella prossima seduta oppure si limiterà a dichiarazioni di principio senza alcun effetto pratico?
E i comuni che si sono dichiarati contrari perché non hanno trasmesso tale contrarietà alla conferenza dei servizi?
Assoluto silenzio, questo era già noto, da parte della Regione Lazio.
La commissione si è riunita il 10/12/07, il 3/4/8, il 29/7/8, il 27/11/8, il 28/11/8.
La potenza elettrica lorda che sarà autorizzata sarà di 382,5 MWe, di cui, al lordo degli autoconsumi, sarà di 376,6 MWe, sono previste 8.000 ore di lavoro annuo, con una produzione di 2.900 GWh/anno.
Il consumo di acqua sarà di 131.400 mc/anno (21,2 mc/h), di cui 129.757 provenienti dall’acquedotto del consorzio industriale e 1.825 mc/anno (0.2 mc/h) dall’acquedotto dell’ATO 4 di Latina, con lo scarico di 80.000 mc/anno, dei quali 77.200 provenienti dall’impianto e 780 dal consumo umano.
Gli scarichi saranno inviati nel fosso di San Carlo (che è un rigagnolo e che probabilmente sarà inondato).
Si fa notare che il progetto ha ignorato e quindi non risultano i dati necessari a garantire:
- efficienza energetica;
- sistema di raffreddamento;
- recuperi termici;
- sistema di controllo ed allarme per le fughe di gas.
- Fabbisogni idrici della centrale e del trattamento delle acque reflue;
- Piano di ripristino del sito dalla cessazione dell’attività e di ripristino ambientale;
- Misure chiare affinché sia evitato qualsiasi rischio di inquinamento ;
- La differenza dello scambio termiche delle acque scaricate nel fosso di San Carlo non superiore a 3°.
- Sono inoltre ipotizzati fughe di gas, spargimento di sostanze oleose e/o tossiche.

La commissione fa notare che il progetto è preliminare e quindi, la ditta proponente dovrà presentare al MATTM (Ministero dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare), alla Regione Lazio, Provincia di Latina, all’Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che ha sostituito l’APAT, e al comune di Pontinia, il progetto definitivo almeno 90 giorni dell’emissione dell’ordine per la fornitura degli impianti.
I dati dell’aria fanno sorridere (scusate preoccupare) sono riferite a centrali distanti 25/40/50 km in quanto riferiti a Latina, Aprilia e Cisterna addirittura riferiti agli anni 1999/2003 e 1999-2000.
I dati del PM 10 (quelli del PM 2,5 molto più pericoloso sono totalmente ignorati) fanno riferimento ad una centralina mobile (quindi non di dati di un ente preposto a tale controllo) per un arco di 15 giorni, senza specificare dove, come, con quali criteri e condizioni.
L’efficienza energetica dichiarata è del 55%.
Come ormai noto la conferenza dei servizi presso il MATTM per la centrale a turbogas ha preso in considerazione la classificazione acustica del comune di Pontinia, ignorata invece nella conferenza per la centrale a biomasse, oltre che nelle dichiarazioni negli organi di informazione.
La turbina sarà alta 60 m, dovranno essere monitorati gli scarichi e le emissioni di COD, cromo totale, arsenico, manganese, rame, ferro, nichel, solidi sospesi, BOD5, SST, fosforo e azoto totale, escherechia coli, idrocarburi, fluoruri, CO, NOX, aldeide formica, SO2, polveri totali, VOC.
L’AIA consentirà il funzionamento della centrale qualora non fosse garantito il sistema di controllo in continuo delle emissioni.
Dovranno inoltre essere realizzati dei pozzi piezometrici per la verifica delle condizioni della falda.
Se il gestore non fosse in grado di comunicare i dati sulle emissioni potrà inviare una relazione giustificativa e questi dati non saranno necessari.
Pontinia 21 febbraio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

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