Qualcuno ancora afferma che gli inceneritori, le centrali elettriche non producono danni alla salute, degli uomini e degli animali, all'ambiente, all'economia, che compromettono irreversibilmente la natura. Altri affermano che è meglio morire del progresso, quindi dei tumori o di altre gravi malattie, che il progresso porta benessere e sconfigge la fame. Mi pare che la storia italiana e della nostra provincia contraddicano queste tesi vista la crisi irreversibile, visto che nonostante impianti nocivi le banche stanno chiudendo conti e mutui, ma nessuno ne parla. Comprendo che un modello diverso di vita può costare non sacrifici, ma l'uso dei muscoli e l'intelligenza che le aziende non gradiscono. Altrimenti si potrebbe cambiare politica, amministatori e aziende. Non abbiamo possibilità di scegliere.
Pontinia 19 febbraio 2009 Giorgio Libralato
Canta che ti passa!
Scritto da Stefano Montanari
mercoledì 18 febbraio 2009
Ormai da anni faccio conferenze sull’ambiente e, di tanto in tanto, mi trovo pure a dibattere. I miei antagonisti sono a volte politici, raramente tecnici, e a volte professori universitari.
Non è raro che, pur disponendo di prove tanto numerose quanto impossibili da confutare scientificamente, io mi trovi in qualche difficoltà perché, come ammonisce il saggio, non si deve mai discutere con gl’imbecilli, dato che questi ti trascinano al loro livello e poi ti battono con l’esperienza quando sei sul loro terreno. Però, a ben guardare, non è poi tanto vero che questi lo sono: questi lo fanno.
Uno dei cavalli di battaglia dei personaggi di cui sopra è che, abrogata ogni legge della Natura, dall’incenerimento dei rifiuti esce aria pulita. Un altro è che i filtri fermano tutto.
Bene, dedicate qualche minuto a questo filmato (http://www.youtube.com/watch?v=s3JRZo8qHJU) e fatevi un’idea. Chi parla è un ingegnere che manovra l’inceneritore di Forlì. Uno degl’inceneritori di Forlì, perché laggiù se ne godono due.
per leggere tutto http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1631&Itemid=62#JOSC_TOP
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