Biomasse, arriverà nella pianura pontina il flagello dell’allergia?
Tra gli (scarsi, finora ne ho conosciuto solo 1) sostenitore dell’impianto esagerato (definizione dell’Ing. Cicerone che ha rappresentato la Pontinia Rinnovabili nella conferenza dei servizi del 30 agosto 2007 che aveva bocciato il progetto) c’è l’ipotesi di riempire la pianura pontina di pioppi.
Diversi esperti della silvicoltura (sembra anche dell’amministrazione provinciale) non sono convinti né della convenienza dell’operazione, né della compatibilità della coltura con il territorio pontino.
Insomma pare la solita bufala.
Qualcuno più pratico ha già fatto notare: “vi pare che, con la crisi del settore in atto, con la capacità, l’inventiva e la necessità di guadagnare che se fosse stata una coltura conveniente i nostri agricoltori non avrebbero già coperto i loro campi di pioppi?”.
Altri oltre che pratici anche esperti e con buona memoria: “i pochi tentativi nel comune di Pontinia hanno dato tutti esito negativo e i proprietari non vedevano l’ora di abbattere le piante, piangendo sui soldi spesi e sul tempo perso”.
La favola del cincillà, dei porcellini d’india, come del pioppeto sono in cerca di prossimi aspiranti milionari…..
Intanto qualcuno mi ha fatto notare un’altra caratteristica dei pioppi, l’allergia.
Disseminando la pianura di questa pianta avremmo un’ulteriore esplosione di allergia e di conseguenti reazioni e malesseri.
Sarà vero?
Pare proprio di sì secondo l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – Università di Roma – La Sapienza – Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia, nell’intervento a proposito delle allergie primaverili, di cui allego l’intervento all’indirizzo:
http://209.85.129.132/search?q=cache:5jbZM5M6uoUJ:www.ospedalesantandrea.it/index.php%3Foption%3Dcom_content%26task%3Dview%26id%3D168%26Itemid%3D204+pioppo+allergia&hl=it&ct=clnk&cd=20&gl=it.
Quindi questo della centrale a biomasse è un progetto esagerato, inutile dal punto di vista energetico (la Regione Lazio produce il doppio dell’energia che consuma) un impianto non previsto nel piano energetico provinciale e regionale, perché non attinente al territorio, secondo gli esperti non dà reddito conveniente, è inadatto al territorio, l’amministrazione di Pontinia e i cittadini sono contrari, dura, secondo i proponenti, 12 anni e solo perché la giunta di destra dell’ex sindaco Mochi si era interessata ci dovremmo beccare questo flagello allergizzante?
Pontinia 10 gennaio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Allergie Primaverili
Con l’arrivo della primavera si riscontra un aumento delle allergie, (congiuntivite, rinite allergica o raffreddore da fieno, asma, dermatite) scatenate da alcune sostanze: i pollini, appartenenti alla famiglia degli allergeni, che entrano in contatto con l’organismo attraverso l’aria. Gli allergeni sono costituiti da sostanze presenti nei peli di animali, nella polvere di casa, nelle muffe, negli alimenti, nel veleno di insetti e, in determinati periodi dell’anno, nei pollini di particolari piante che, dispersi dal vento o trasportati dagli insetti possono sviluppare reazioni allergiche anche se non crescono nelle vicinanze immediate. L’allergia considerata la vera epidemia del nuovo millennio, è un disturbo del sistema immunitario che provoca reazioni esagerate a causa di quelle sostanze che l’organismo considera nocive. Da una ricerca effettuata dalla SIAIC (Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica) si calcola che il 50% delle persone ha sintomi di allergia o riferisce di aver avuto almeno una volta nella vita un disturbo di origine allergica. Particolare attenzione si deve porre a tutti quegli alimenti, che possono provocare reazioni crociate con gli allergeni inalati, ad esempio l’allergia alle graminacee può provocare reazione allergica al melone, al pomodoro, all’anguria, all’arancia e alle ciliegie. Le allergie ai pollini variano a seconda delle diverse aree geografiche del mondo, ad esempio in Scandinavia sono più frequenti quelle alla betulla, in Gran Bretagna alla graminacee, nell’area mediterranea all’olivo e alla parietaria.Tra le cause scatenanti le allergie, sono da considerare:
- i fattori ambientali quali il fumo, l’inquinamento atmosferico e l’aria condizionata
- le intolleranze alimentari alla base delle quali può essere presente una patologia gastroefasogea dovuta all’ingestione di alimenti che contengono conservanti, additivi di varia natura e coloranti.
- i fattori ereditari, un bambino con genitori non allergici, ha il 12,5% di possibilità di essere colpito da allergie; un bambino con solo un genitore allergico ha il 19,8% di possibilità, di sviluppare le allergie, mentre la percentuale sale al 42,9% nel caso di un bambino con entrambi i genitori allergici aumentando fino all’80% per un bambino con entrambi i genitori allergici e sintomatici.
I sintomi colpiscono gli occhi, il naso, i polmoni e la pelle, le reazioni allergiche possono manifestarsi anche con diarrea, mal di testa e vomito.
A cura di
Emanuela Alessandrucci
U.O. Comunicazione, Marketing e URP
RISPONDE Il Prof. Guglielmo Bruno Responsabile dell’U.O.S. Allergie Respiratorie dell’A.O. Sant’Andrea.
D. Quali sono le allergie più frequenti in questo periodo?
R. Le malattie allergiche oggi sono in costante aumento, per questo sono da considerarsi delle malattie sociali, con maggiore incidenza nella età infantile e giovanile-adulta. Le allergie fondamentali sono quelle al polline, agli acari, agli alimenti ed ai farmaci. Ovviamente in questo periodo sono più frequenti le allergie ai pollini.
D. Come si diagnosticano?
R. Il paziente deve rivolgersi a personale con alta professionalità e competenza per non incorrere in diagnosi errate, sarà dunque cura del medico prescrivere adeguati accertamenti. Un esempio di prove allergiche con maggiore validità scientifica possono essere lo skin prick test e la ricerca delle IgE specifiche sul siero.
D. Quali sono le cause delle allergie?
R. I meccanismi scatenanti le allergie sono molteplici e complessi, nascono da una interazione tra il sistema immunitario ed i fattori ambientali. Si è osservato che le allergie nei paesi occidentali stranamente sono maggiormente presenti nelle aree cittadine piuttosto che nelle aree di campagna, quasi a rappresentare una sorta di vendetta della campagna sulla città.
D. Quali sono i sintomi?
R. La rinite, la congiuntivite e l’asma isolatamente o in associazione tra loro. Inoltre prurito, dermatiti, orticaria, angioedema, fino ad arrivare allo shock allergico soprattutto per i farmaci o le punture da insetti come api e vespe.
D. Come prevenire e curare?
R. E’di fondamentale importanza ai primi sintomi consultare uno specialista per individuare con precisione gli agenti scatenanti e le misure preventive più idonee per evitare l’esposizione alle sostanze ritenute responsabili ovvero a stabilire le misure terapeutiche idonee sia di tipo farmacologico che con immunoterapia specifica.
Calendari pollinici
Periodi di maggiore concentrazione di pollini
Italia Settentrionale
Betulla-Nocciolo-Carpino:Febbraio-Marzo-Aprile
Ortica -Parietaria: Maggio-Giugno-Luglio
Salice-Pioppo:Marzo - Aprile
Graminacee: Maggio-Giugno e Settembre
Olivo-Frassino-Gelsomino: Maggio - Giugno
Faggio-Quercia-Castagno:Aprile - Maggio
Platano: Aprile
Piantaggine: Giugno-Luglio
Chenopodiacee (barbabiet): Luglio-Agosto
Artemisia:Agosto
Calendari pollinici
Periodi di maggiore concentrazione di pollini
Italia Centrale
Betulla-Nocciolo-Carpino: Febbraio e Marzo
Ortica -Parietaria: Maggio
Salice-Pioppo: Aprile
Graminacee: Maggio e Settembre
Olivo-Frassino-Gelsomino: Maggio - Giugno
Faggio-Quercia-Castagno:Aprile - Maggio
Platano: Maggio
Piantaggine: Aprile
Chenopodiacee (barbabiet): Giugno-Luglio-Agosto
Artemisia:Luglio - Agosto
Calendari pollinici
Periodi di maggiore concentrazione di pollini
Italia Meridionale
Betulla-Nocciolo-Carpino: Febbraio e Marzo
Ortica -Parietaria: Marzo-Aprile-Agosto-Settembre-Ottobre
Salice-Pioppo: Marzo-Aprile
Graminacee: Aprile-Maggio e Agosto-Settembre
Olivo-Frassino-Gelsomino: Maggio-Giugno
Faggio-Quercia-Castagno:Maggio
Platano: Maggio
Piantaggine: Maggio-Giugno
Chenopodiacee (barbabiet): Luglio-Agosto
Artemisia: Agosto-Settembre
Prof. Guglielmo Bruno
Ambulatorio di Allergologia
Lunedì: mattina e pomeriggio
Martedì: pomeriggio
e-mail guglielmo.bruno@uniroma1.it
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