Rispondendo ad alcune mail che mi sono arrivate come cerco di fare quasi sempre per educazione, chiarendo che tutti coloro che vengono coinvolti in questa discussione virtuale che non la gradiscano o preferiscono non essere destinatari possono rispondere a coloro che le inviano pregando di venire cancellati dalla mail list, provo a fare alcune considerazioni.
Poi chi lo desidera può partecipare alle medesime riflessioni nei vari blog. Io non ho censurato nessuno, né ho messo alcun filtro. E’ chiaro che se ricevessi commenti volgari, offensivi li cancellerò. Come farebbe qualsiasi moderatore libero e democratico.
1. chi non vuole inceneritore, termovalorizzatore, gassificatore, torce, termodistruttori, tradotto in italiano chi non vuole diossina ed emissioni, quindi malattie gravi e mortali, affossare definitivamente ambiente e agricoltura può intanto non votare per i partiti che invece li sponsorizzano (An, Fi, PD, Udc, in ordine alfabetico). Poi potrebbe fare quello che io ho fatto in difesa di quanto sopra. Cioè mandare osservazioni contrarie agli organi ed enti competenti. Se non fosse stato per le mie osservazioni nella conferenza dei servizi del 30 agosto il progetto sarebbe passato anche in provincia. Dobbiamo fare lo stesso per gli altri enti.
2. sul dissesto economico può piacere o non piacere ma il consiglio di stato giustifica un dissesto inesistente con un errore contabile o di metodo commesso da chi ha svolto determinate funzioni nel 2004. Chi ha sbagliato? Non spetta a me dirlo. I cittadini la sentenza l’hanno data in modo inequivocabile nelle elezioni provinciali del 2004 e comunali del 2006. Ma la stessa sentenza era già stata data anche da 3 amministratori (del centro destra oltre agli altri 8 che erano già all’opposizione) che avevano ed hanno la volontà e l’interesse perché Pontinia riparta nell’interesse pubblico. Onori e ringraziamenti a questi amministratori.
3. può piacere oppure no ma il dissesto economico (giusto o dovuto ad errori contabili come succede a Pontinia) ha degli obblighi di legge e contabili. Quindi per 5 anni impedisce tutte quelle iniziative sociali necessarie. Chi fa finta di non saperlo usa, ancora una volta, la politica per i suoi interessi. Con l’avanzo di amministrazione confermato e senza che alcun prode cittadino o pseudo amministratore abbia impugnato la relativa delibera e senza il pseudo dissesto oggi Pontinia avrebbe raccolta differenziata, centri sociali e di aggregazione, progetti di qualificazione e miglioramento, assistenza alle famiglie, alle persone disagiate e in difficoltà, ai giovani e agli anziani.
4. ai cittadini chi non dà il rinnovamento, una speranza, progetti reali e quindi applicabili e sostenibili è destinato ad essere sconfitto, prima o poi, dagli elettori, come la storia insegna. Quando si è trattato di costruire l’unico progetto politico della storia amministrativa di Pontinia, nato dal basso, dalle associazioni e dalla partecipazione, sono stati messe delle regole, dei principi, degli obiettivi precisi. Chi vuole fare un progetto politico che no sia arroganza, fine alla gestione del potere, risultato del tifo è invitato a fare altrettanto, se ne ha capacità, nell’interesse di Pontinia
Liberi e Forti,
RispondiEliminaper quanto riguarda le votazioni delle provinciali e comunali, hai dimenticato le ultime politiche che hanno mandato a casa Prodi, circa il 60%.
Comunque 3 amministratori di prima hanno firmato contro il loro sindaco ( e hanno fatto bene )oggi comunq Tombolillo potrebbe mandare a casa qualche assessore di scarsa produttività e capacità.
Prendono oltre 1000 euro al mese, ma pensi che siano tutti all'altezza della situazione?
Io ho sempre 4-5 persone che a titolo gratuito, e di elevata capacità sono disposte a fare gli assessori al fianco del sindaco.
Nell'ultimo consiglio comunali, molti consiglieri parlavano del lato positivo dei 120-130 mila euro che danno per il centrO commerciale.
sICURAMENTE TUTTI SONO D'ACCORDO A CERCARE DI FAR CACCIARE PIU' SOLDI ALL'IMPRENDITORE.
Ringrazio Liberi e Forti per il consueto contributo. Riguardo la giunta devono essere di fiducia del sindaco. Per il centro commerciale qualcuno finge di non conoscere la normativa ICI. Cioè che anche oggi la ditta proprietaria dell'insediamento lo dovrebbe pagare.
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