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Turbogas: adesso è guerra
Una città blindata. Carabinieri, polizia, Guardia di Finanza e Forestale hanno partecipato alle operazioni di sgombero dell'area di Campo di Carne dove dovrebbe sorgere la centrale turbogas per permettere i lavori di recinzione dell'area.
In ogni angolo della città, c'erano pattuglie. Pattuglie, vicino alla stazione ferroviaria, volanti all'imbocco della Pontina, e persino sotto la sede del Comune di piazza Roma. «Sono anni che non vedevo un dispiegamento di forze così - dice un cittadino che ci confronta la giornata di ieri alle turbolenti giornate del sequestro Moro - Erano le 3, in piena notte, quando i militari sono entrati in azione al presidio di Campo di Carne. Hanno colto 3 persone nel sonno: Filippo Valenti insieme ai due altri giovani Marco e Marika appartenenti alla Rete Civica che da anni combatte la realizzazione della centrale turbogas. I tre sono stati portati in questura dove sono stati identificati e denunciati. Non hanno fatto in tempo ad avvisare il gruppo. Qualche altro esponente della Rete e un gruppo del quartiere Campo di Carne è accorso al presidio verso le 7, quando ormai era tutto fatto. Non più di 50 persone che tentavano, invano, dal piccolo piazzale di fronte alla Vianini di bloccare i camion che dovevano portare il materiale per la recizione del sito. Mani alzate in segno di pace, ma era tutto inutile. Di volta in volta i militari stringevano il gruppo per aprire il varco ai mezzi pesanti. Una donna si è sentita male, è stata chiamata l'ambulanza. La politica ha appreso stordita la notizia. Sono giunti un po' tutti quelli che hanno seguito la vicenda turbogas: i consiglieri regionali Ivano Peduzzi, Anna Pizzo e Fabrizio Cirilli il consigliere provinciale di Roma Gianluca Peciola e poi molti consiglieri comunali Domenico D'Alessio, Elia Bacchin, Giuseppe Colaiacovo, il vicesindaco Vincenzo Giovannini. «E' un atto che ci scavalca come ente e di questo siamo preoccupati», hanno dichiarato quasi tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione, uniti nel condannare questa che, a loro dire, è una vera e propria "forzatura". Calogero Santangelo ha convocato per le 13 circa una conferenza dei capigruppo. Due le decisioni assunte: concedere l'aula consiliare alla Rete Civica per un'assemblea pubblica nel pomeriggio e programmare un consiglio straordinario aperto a tutti al teatro Europa per le prossime strategie. La Prefettura di Latina, però, ha già fatto sapere che si trattava di un blitz di sgombero e che pertanto non poteva essere reso pubblico anticipatamente. Il Prefetto Bruno Frattasi, comunque, 15 giorni fa, nel tavolo per i rom, aveva già annunciato la fine di ogni trattativa e la necessità di salvaguardare la proprietà. Dal canto suo, Sorgenia ha annunciato che si tratta solo di lavori di recinzione. Per ora non c'è alcun intento da parte della società di aprire il cantiere.
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Riccardo Toffoli
19/11/2008
Liberi e Forti
RispondiEliminaa pONTINIA,invece dichiarazione di guerra.
Cosi vogliono provocare la guerra.
Nelle sedi opportune, si vota favorevole, poi ai cittadini si ereggeno a paladino della difesa del territorio, ma di concreto non si fà nulla, tanto poi..........Polizia e Manganellate.
Peggio dell'era fascista, almeno solo manganellate.
ma ti Libralato cosa ne pensi del centro commerciale alla mira lanza?
RispondiEliminapc
Liberi e Forti, per il centro commerciale, alla fine tutti d'accordo.
RispondiEliminaPer la turbo, d'accordo la giunta di centro destra e quella di centro sinistra, per il museo tutti e due per il si. per l'antenna abusiva tutti e due per il si, per tutto....tutti e due per il si.
A Pontinia fino ad oggi, destra o sinistra è soltanoto questione di sedersi su quella poltrona.
Mira Lanza, antenne e museo conoscete già il mio pensiero. Così come sulla turbogas. Ringrazio il Sindaco del parere contrario espresso oggi.
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