La Festa in onore di Sant’Anna Patrona di Pontinia rappresenta un momento importante per i cittadini, con grosso numero di presenze anche dai paesi e comuni limitrofi, sia per motivi religiosi che per motivi legati ai festeggiamenti.
A Pontinia il 17 maggio 2004 la giunta di destra guidata dall’allora Sindaco Giuseppe Mochi ha dichiarato dissesto, comportando per, almeno 5 anni successivi, il pagamento al massimo delle imposte locali, dei servizi e la conseguente riduzione della possibilità di investire e fornire servizi.
Contemporaneamente, sia per scelte contestate (quasi tutte le più importanti) della stessa giunta (per esempio l’adesione ad Acqualatina che ha portato all’aumento di 3 / 4 volte del costo del servizio), sia per l’andamento nazionale e mondiale la situazione economica è crollata aggravando i costi a carico delle fasce sociali più deboli in particolare delle famiglie.
Venerdi 25 luglio, dopo la tradizionale processione in onore della Santa Patrona, si potevano osservare le bancarelle dove la gente si fermava a curiosare, ma non comprava se non pochi oggetti di modestissimo valore.
Particolarmente impressionante le bancarelle che vendevano pietanze con appositi tavolini che negli anni precedenti erano sempre pieni, occorreva far la fila per sedersi.
Venerdi invece pochissimi (nemmeno la metà) posti occupati, con montagne di panini che restavano desolatamente vuoti.
La situazione migliorava leggermente sabato (il clou della festa) e domenica era meglio di venerdi, ma al di sotto di sabato.
Altro elemento rilevante le giostre e il luna park.
Negli anni 90 c’era la ressa, occorreva attendere alcuni “giri” per poter salire anche se il giorno clou il costo aumentava e la durata dei “giri” diminuiva.
Invece sabato nonostante il costo e la durata rimanessero invariati non c’è mai stato il pieno e c’era sempre posto.
Una crisi evidente e ignorata che non fa notizia.
Pontinia 2 agosto 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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