complimenti a Grazia Francescato presidente dei verdi, eletto nel congresso nazionale al posto di Pecoraro Scanio.
In passato aveva già ricoperto il massimo incarico nei verdi.
Personalmente non condivido la mozione vincitrice e le proposte avanzate, come non ho condiviso la gestione dei verdi dal 2005 a oggi a livello nazionale e locale.
Eclatante il caso Terracina che ha portato l’esecutivo provinciale ad una richiesta forte e dura di rinnovamento e del ritorno all’autonomia locale.
Questo non è successo e a ciò sono seguite le dimissioni dell’intero esecutivo provinciale, nonché la perdita di attivisti, simpatizzanti e consenso elettorale.
La richiesta di tornare una forza politica del territorio, delle sue esigenze, dell’ascolto delle istanze locali non è stato accettato.
Così come riavvicinare e dare spazio alle associazioni ambientaliste, ai comitati locali diventando un partito virtuale.
La storia recente indicava la strada da seguire se ne è scelta un’altra che ha portato alla scomparsa dei verdi dal parlamento.
Completamente sbagliata la scelta della sinistra l’arcobaleno.
Spero che Grazia Francescato che è stata anche presidente nazionale del WWF sappia far tornare il partito alle origini, cioè a recuperare lo spazio naturale e gli elettori.
Molti di questi sfiduciati dalla gestione degli ultimi anni sono andati a sostenere Di Pietro, oppure Grillo o semplicemente non sono andati a votare perché non si sentivano rappresentati.
Se i verdi non torneranno ad esprimere l’alternativa seria all’attuale sistema inefficiente saranno destinati a scomparire.
Non si tratta di essere quelli del no ma di essere quelli che con 20 anni di anticipo indicano ciò che è possibile, così come fanno gli economisti e i grandi gruppi finanziari nel rispetto dei diritti civili e sociali.
Altrimenti il prossimo anno alle provinciali si rischia di non avere una lista verde, ammesso che sia servito eleggere un consigliere provinciale che alle prime difficoltà ha cambiato schieramenti e non una sola volta.
Pontinia 20 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Fiacco. Così si potrebbe definire la nostra assemblea. Senza drammi, con qualche contestazione sgradevole
nei toni e a volte volgare, ma mai davvero infondata, con un dibattito non particolarmente ricco e poche
proposte operative. Ma con un senso diffuso, da parte di militanti e dirigenti, che comunque la storia dei
Verdi non è ancora finita. Poche le voglie di andare altrove - anche perche l'incertezza regna un po'
dappertutto - ma anche poca energia per trovare stimoli e strade per ripartire, complici sicuramente i duri
mesi appena trascorsi e la pausa estiva imminente.
Grazia Francescato è stata eletta con 300 voti (circa il 60%). L'opposizione si è divisa tra Marco Boato e
Fabio Roggiolani, uniti sulle valutazioni sulla gestione del partito ma non sulle prospettive politiche.
Insomma il cataclisma delle elezioni non è stato sufficiente a convincere la maggioranza del partito a dare un
segno visibile di discontinuità, non tanto e non solo nella leadership ma soprattutto nell'analisi della
situazione e nella strada da percorrere nei prossimi mesi per ricompattarci.
D'altronde non era impresa facile.
Monica Frassoni
Grazia Francescato eletta portavoce. Boato voleva il rinnovamentoAl congresso arriva l'ex n.1 Pecoraro Scanio, qualche fischio
Verdi, è l'ora di Francescato. per leggere tutto http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/cosa-rossa/verso-voto/verso-voto.html
I Verdi come la guerra dei Roses
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/cosa-rossa/verdi/verdi.html
l'assemblea nazionale dei verdi
http://www.verdi.it/apps/presentazione.php?pagina=assembleanaz2008
il Signor Alibrandi della Regione Lazio, presentatami come persona attiva e corretta, mi ha chiesto delucidazioni sulla palestra "fienile" di Qurataccio, al fine di accertare la spesa:
RispondiEliminaLa spesa per realizzarla un privato avrebbe speso meno della metà.
Marrazzo, ha anche , per il mercato coperto, che la gente dice che crolla, inviato una commissione.
Chiedo di interessare per la palestra e per il mercato coperto e per le antenna la Signora Francescato Grazie
grazie dell'intervento
RispondiEliminaNon credo che si possa accettare che un'opera pubblica costi di più di un'opera privata se entrambi agiscono nel rispetto delle regole. O il contrario. Nè che sia messa in dubbia la staticità di un immobile progettato da un professionista e controllata da almeno 3 uffici pubblici diversi. In merito al piano delle antenne la scorsa settimana al ritorno da Roma abbiamo analizzato le 3 diverse posizioni: del comune, della rete dei cittadini no turbogas e di ecologia e territorio.
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