sabato 12 gennaio 2008

perchè ce l'avete tutti con acqualatina? non è giusto!

Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
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Comunicato stampa del 11 GENNAIO 2008
ACQUALATINA: CE L’HANNO TUTTI CON NOI. NON È GIUSTO !!!

Le settimane scorse il Dott. MORANDI, amministratore delegato di Acqualatina spa, si lamentava sulla stampa avvertendo una sorta di persecuzione nei confronti della società. Noi siamo d’accordo con lui e ci schieriamo al suo fianco! Oggi tutti sembrano avercela con il Dott. MORANDI ed AQL: NON È GIUSTO!
Il Dott.Morandi per ora è l’unico che sta facendo bene il suo mestiere nel curare gli interessi della multinazionale Veolia che egli rappresenta all’interno di Acqualatina: rendere il servizio minimo ai costi più alti ossia, ottenere il massimo profitto per l’investitore privato, il tutto condito con:
 appalti senza gara pubblica per lavori su depuratori per 4milioni87mila euro assegnati direttamente alla SIBA, il cui 70% è della stessa Veolia!;
 prestito di 20 milioni dalla Veolia ad Acqualatina (il cui 49% è della stessa Veolia) della serie Veolia presta i soldi a Veolia con tanto d’interessi!!!;
 appalto per 3milioni alla Veolia per il sistema informatico di Acqualatina, il cui 49% e della stessa Veolia, etc, etc, etc.

Bravò Dott. Moranti !!!, Lei sì che sa fare il suo mestiere e ripaga i 170 mila euro l’anno che percepisce per garantire la Veolia che l’ha “eletto” come amministratore delegato del “gioiello” Acqualatina! Bravò Dott. Moranti !!!

Noi invece chiediamo ancora una volta: cosa ha fatto finora chi dovrebbe controllare la società che Lei guida? Chi dovrebbe vigilare sul rispetto del contratto di gestione con l’ATO4, ancorché non conforme alla legge regionale ed instaurato per “fatti concludenti” e non per decisione dei comuni?
Possibile che mentre questi “fessi” di cittadini dell’ATO4 lamentano da anni disservizi e “strane alchimie finanziarie”, la Sua società non sia mai stata punita per inadempienza contrattuale? Dove sono stati finora i “vigilantes” del gestore? Il presidente dell’ATO4 e l’ing. GIOVANNETTI della segreteria tecnica? Capiamo pure che all’inizio era difficile vigilare, visto che l’avv. MARTELLA è stato allo stesso tempo il vigilante ed il vigilato!
Ma cribbio, “ci consenta”, oggi a vigilare il gestore c’è un Senatore della Repubblica!

In ogni caso l’ing. GIOVANNETTI con i suoi 165.000 mila euro l’anno, (pagati in bolletta dai cittadini) cosa ha fatto finora, visto che ha il compito di vigilare il gestore per conto dei comuni e verificare l’esecuzione del contratto? Si è mai preoccupato di accompagnare i passaggi di gestione a favore dei comuni e degli utenti? Dov’era, quando doveva far rispettare l’applicazione del contratto con l’utente e la carta dei servizi? Ha mai vigilato almeno sul servizio ordinario che il gestore deve assicurare e che comprende tra le altre cose la prevenzione dell’attuale emergenza idrica con:
 Individuazione di fonti idriche alternative, tesa all’economia e alla conservazione del patrimonio idrico sotterraneo;
 protezione delle fonti di approvvigionamento;
 predisposizione di un piano di emergenza per il servizio di raccolta e depurazione e di salvaguardia delle risorse;
 predisposizione di un piano di emergenza per crisi idriche e sua applicazione;
 predisposizione di un piano di recupero perdite idriche e fognarie con contemporaneo svolgimento della campagna di ricerca sulla base un programma operativo da articolare con verifiche periodiche e monitoraggio continuo.
Finora purtroppo a noi è sembrato che gli sforzi più grandi dei “vigilantes” del gestore siano stati, da un lato la “salvaguardia” dell’articolazione tariffaria per assicurare al gestore (o meglio al “privato”) il guadagno promesso e dall’altro la mutua assistenza nei tribunali contro comuni e cittadini.
Attenzione, noi non mettiamo in discussione la buona fede del GIOVANNETTI né il legame d’amicizia con il MORANDI, anzi lodiamo questa amicizia, che li ha visti impegnati quali membri del Rotary Club per l’elargizione del contributo di 11.000 euro, da parte di Acqualatina, per la realizzazione umanitaria di un pozzo nelle zone povere dell’Etiopia.
Continuiamo però a domandarci com’è possibile che AQL non abbia avuto mai una multa, una penale, un’ispezione finita male per i tanti disservizi creati all’utenza, mentre solo per i cittadini piovono multe e sanzioni da parte della Società?
Oggi c’è l’emergenza idrica: speriamo che si tratti di “vera emergenza” e non una causa mascherata d’inadempienza della gestione del sistema idrico. Nelle emergenze possono passare in secondo piano tutte le questioni che devono essere accertate e chiarite intorno all’affaire Acqualatina-ATO4. E’ singolare oggi che, in piena emergenza, tanti che per anni sono stati “latitanti o amici”, chiedano “riunioni” con il gestore, mentre fanno finta di non capire che il loro interlocutore per chiedere spiegazioni, ragioni e perché no, dimissioni, sono i “vigilantes” del gestore.

Chiediamo: non è che le emergenze di oggi derivano dalla mancata o parziale esecuzione degli obblighi contrattuali? Non è che così facendo si “trasforma” la mancata manutenzione ordinaria in manutenzione straordinaria, per la quale è prevista una ulteriore remunerazione del 7%? Non è che siamo in presenza di un contratto “beffa” soggetto a continui “ricondizionamenti” (2003, 2004, 2005, e 14 Luglio 2006!!!) per mascherare le inadempienze del gestore ed evitare così la rescissione?

Non è che la “giungla giuridica” legata alla privatizzazione del servizio, denunciata in tv dallo stesso AD di Acqualatina, finisce per favorire proprio le multinazionali?
Ricordiamo che già la corte dei conti nella relazione sui servizi idrici del 2003, sulla questione Acqualatina premuniva su quanto oggi è successo, rilevando che:
< è facile immaginare che possano essere diverse le aspettative con cui i comuni devono misurarsi nei due contesti: da una parte la società di gestione, che deve perseguire l’obiettivo di remunerare gli azionisti e valorizzare il proprio capitale; dall’altra l’Ambito, che ha come obiettivi il miglior funzionamento dei servizi e la tutela dei cittadini consumatori. Sul comune si concentrano quindi opposte aspettative, non sempre conciliabili e fra le quali è difficile scegliere>” il modus agendi di una società di diritto privato che agisce sul mercato si ispira per sua natura ad una logica imprenditoriale, che non necessariamente coincide -in particolare sui livelli del servizio e sulle tariffe- con quella di un ente pubblico esponenziale degli interessi di una comunità territoriale” nella società < fatte salve le funzioni di indirizzo e controllo generale, “ tutte le funzioni gestionali, di ordinaria e di straordinaria amministrazione sono in concreto affidate ad un amministratore delegato, scelto dalla componente privata della società, e a un comitato esecutivo di tre membri di cui la maggioranza -vicepresidente della società e amministratore delegato- sono parimenti espressione della parte privata.>
In ogni caso noi rimaniamo fermi e decisi per dipanare la matassa dell’intreccio politico-finanziario-istituzionale che ha permesso che un contratto non conforme alle leggi si istaurasse per “fatti concludendi” e senza le previste procedure.
Se la Magistratura, valuterà di aprire un’inchiesta ad ampio spettro sull’affaire Acqualatina, come sempre saremo a disposizione, per dare il nostro contributo da cittadini attivi.
Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia

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