venerdì 28 luglio 2023

AIA ex Mira Lanza le osservazioni dell'Arpa Lazio, richiesta di aggiornamento della documentazione, progetto ex Mira Lanza. sul progetto di “realizzazione di un impianto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e dei liquami bufalini, con produzione di biometano" in località Mesa in Via Appia, km 86,150 nel Comune di Pontinia (LT). Proponente: Pan-Eco Ibèrica - Energias Renovàveis L.d.a.

 tratto da 


A parere della scrivente Agenzia rimangono tuttavia da chiarire le seguenti questioni, già sollevate

nella precedente richiesta di integrazioni sopra citata, necessarie ai fini del rilascio del parere di

competenza dell’Agenzia ai sensi del c.6 all’art. 29 – quater del D.L.gs 152/06.

GESTIONE DELLE ACQUE

L’istanza in esame prevede che presso l’impianto siano monitorati i seguenti punti di scarico:

 AD1, scarico su corpo idrico superficiale denominato “Fosso stradale parallelo a strada

Migliara 52 sx”. Convoglia le acque reflue industriali, flusso costituito dagli apporti che

derivano dalle operazioni di lavaggio ruote dei mezzi conferitori e dal trattamento della

frazione liquida del digestato, sottoposti a distinto trattamento depurativo;

 MI2, scarico su corpo idrico superficiale denominato “Fosso stradale parallelo a strada

Migliara 52 sx”. Convoglia congiuntamente le acque meteoriche, di prima pioggia trattate e

di seconda pioggia, e le acque pluviali;

 MI1, scarico su corpo idrico superficiale denominato “Fosso stradale parallelo a strada

Migliara 52 sx”. Convoglia le acque reflue domestiche, a valle degli opportuni trattamenti.

Al riguardo si ribadisce che, al fine di valutare il monitoraggio degli scarichi, occorre prevedere

specifici punti di controllo sui singoli reflui prodotti prima della loro confluenza ai fini dello scarico

finale, per poter accertare le caratteristiche di conformità di ciascuno di essi. Devono pertanto essere

previsti specifici punti di controllo delle acque di scarico per i flussi costituiti da:

- Acque reflue dal lavaggio ruote dei mezzi conferitori, a valle dello specifico sistema di

trattamento depurativo;

- Acque reflue dal trattamento della frazione liquida del digestato, a valle dello specifico sistema

di trattamento depurativo;

- Acque di prima pioggia, a valle dello specifico sistema di trattamento depurativo;

- Acque di seconda pioggia, in corrispondenza del bypass per la separazione delle acque di

prima pioggia e seconda pioggia.

ome già richiesto nella precedente nota Prot.63414 del 12/09/2022, occorre infine che i punti di

controllo siano individuati all’interno della planimetria T.2.4.6 - Tavola Rete acque di scarico.

Pertanto, si chiede di integrare il richiamato elaborato grafico.

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Con specifico riferimento alle emissioni di tipo odorigeno, in considerazione di quanto previsto dalle

BAT 12 della Decisione di Esecuzione UE n. 1147 del 10 agosto 2018, si ribadisce la necessità di

predisporre un Piano di Gestione degli Odori, che contenga anche un protocollo di monitoraggio come

stabilito nella BAT 10.

RUMORE

Dall’analisi della documentazione integrativa AIA sulle emissioni sonore, non risulta sia stato dato

riscontro ai seguenti punti, già richiesti in precedenza e necessari alla verifica di quanto richiesto dalla

D.G.R. 288/2006 – “Guida alla compilazione della domanda - Settore industriale”:

1. B14 – Rumore

Nella colonna “Localizzazione” della scheda mancano le coordinate geografiche previste per le

sorgenti di rumore fisse ed il relativo sistema di riferimento.

2. B23/C12 – Planimetria sorgenti sonore e zone di influenza

In legenda alla planimetria (Tav. 2.2.6) manca la georeferenziazione prevista (coordinate geografiche

e sistema di riferimento adottato) per le sorgenti sonore fisse.

3. B24 – Identificazione e quantificazione dell’impatto acustico

La documentazione di impatto acustico fornita non contiene:

• L’arrotondamento a 0,5 dB dei livelli misurati/stimati come previsto dal DM 16/03/1998.

• L’incertezza di misura e la relativa regola decisionale applicata ai sensi della norma di “buona

tecnica” UNI TR 11326-1:2009 e norma UNI TS 11326-2:2015, ai fini del confronto con i

valori limite.

• Evidenza in forma tabellare del confronto dei valori riscontrati/stimati, inclusa l’incertezza

di misura, con i valori limite di emissione e con i valori assoluti di immissione, sia presso i

ecettori già individuati che in punti scelti al confine di proprietà, come previsto dalla D.G.R.

288/2006, a pag.49 della “Guida alla compilazione della domanda - Settore industriale”.

• La modulazione temporale prevista per le singole sorgenti specificante la durata, il tipo di

funzionamento (continuo, periodico, discontinuo, ecc.) e l’eventuale contemporaneità di

esercizio, ai sensi del DM 16/03/1998 All. B.

4. D08 – Identif.ne, quantificazione del rumore e confronto con valore minimo accettabile

La scheda D8, non fornita, deve essere compilata secondo quanto previsto dalla D.G.R. 288/2006,

indicando i parametri CA, LF e SQA cioè, rispettivamente, il contributo aggiuntivo che il processo in

esame determina al livello di inquinamento nell’area geografica interessata (CA), il livello finale

d’inquinamento nell’area (LF) ed il corrispondente requisito di qualità ambientale (SQA).

Si richiede pertanto di aggiornare documentazione tecnica relativa al rilascio di Autorizzazione

Integrata Ambientale secondo le indicazioni sopra riportate.

Il Dirigente dell’Unità

Dott. Marco Rizzuto

Il Direttore del Servizio

Dott. Sergio Ceradini






















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