mercoledì 27 ottobre 2021

Fatto For Future. Aria ferma: il cambiamento climatico sta mandando in crisi anche l'eolico

 tratto dalla news letter de ilfattoforfuture de ilfattoquotidiano.it 

Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca MercalliRiccardo Antoniucci ci parla di uno strano fenomeno: il calo dei venti che influisce sulla produzione di energia eolica. Elisabetta Ambrosi ha intervistato l’influencer green Carotilla, molto attiva nello smascherare il greenwashing delle aziende di moda e del beauty. Per le associazioni Greenpeace Italia ci parla della petizione per fermare pubblicità e sponsorship da parte delle multinazionali che continuano a inquinare. Mentre Fridays For Future Italia denuncia le distorsioni provocate dal mercato dei crediti di carbonio. Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” vedremo come diventare “cittadini energetici”, ossia il modo per prodursi la propria corrente, ma pulita.

Buona lettura.


Aria ferma: così il cambiamento climatico sta mandando in crisi l’energia eolica in Europa

di Riccardo Antoniucci

Uno dei fattori meno raccontati della crisi energetica che sta facendo impennare i costi delle bollette in tutta Europa è il fatto che quest’estate, in Europa, ha soffiato meno vento.

Soprattutto al nord, nel 2021 la forza delle correnti è stata tra il 10 e il 15% inferiore alla media attesa. I dati sono stati rilevati dall’azienda specializzata in modelli meteorologici Vortex. Addirittura, in Gran Bretagna a marzo è stato toccato il più lungo periodo di bassa produzione di vento degli ultimi dieci anni. Ne hanno risentito, chiaramente, le pale eoliche.

Meno vento significa, o meglio vento meno potente significa, ovviamente, meno elettricità.

(Continua a leggere)


Il libro

L’Italia verso le emissioni zer0. Comunità, resilienza, autosufficienza

di Paolo Ermani
PAEA edizioni, pagine 106, euro 15

L’Italia è un paese dalle enormi potenzialità e ricchezze. Possiamo tutelare l’ambiente, garantirci abbondanza, prosperità, qualità della vita ed essere un esempio a livello mondiale. Abbiamo le competenze, le capacità, la tecnologia: non ci manca nulla per far diventare il nostro paese un giardino fiorito. Bisogna solo agire e farlo subito.
In questo libro l’autore fornisce gli elementi per realizzare un’Italia:

Alimentata da energie rinnovabili ed energeticamente autosufficiente
Autosufficiente a livello alimentare
In cui le persone possano compiere il cambiamento e realizzare il proprio progetto di vita e lavoro
Che ridivenga comunità, riscopra l’autoproduzione e il saper fare
Con enormi prospettive occupazionali nei settori ambientali
Che impari a recuperare, riusare, riparare, riciclare, risparmiare e non sprecare
Che si impegni con volontà in questa trasformazione.

L’autore: Paolo Ermani: Formatore, agricoltore, scrittore, facilitatore, consulente per progetti di pianificazione energetica, ambientale e lavorativa, presidente dell’associazione di promozione sociale non profit PAEA, è tra i fondatori del giornale web Il cambiamento e del progetto Ufficio di Scollocamento.
Da oltre trent’anni si occupa professionalmente di ambiente, energia, bioedilizia, stili di vita, economie alternative e propone soluzioni a livello sociale, economico e lavorativo per la costruzione di società che tendano alla prosperità, al benessere, al miglioramento della qualità della vita e alla tutela della natura. Ha scritto centinaia di articoli per il giornale Il Cambiamento e i libri Il nemico artificiale, Pensare come le montagne con Valerio Pignatta, Ufficio di scollocamento con Simone Perotti, Solo la crisi ci può salvare con Andrea Strozzi.


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L'intervista

L’influencer green: “Sostenibilità? Meglio l’imperfezione di molti che la perfezione di pochi”

Camilla Mendini, conosciuta come Carotilla è nata in Italia, ma vive in Florida: "Ogni giorno tocco con mano il greenwashing delle aziende di moda e del beauty: dalle linee sostenibili che nascondono l’insostenibilità del brand alla restituzione di abiti usati che in realtà non possono essere riciclati"

di Elisabetta Ambrosi

La petizione europea

Industria fossile, la propaganda nuoce gravemente alla salute

Greenpeace, insieme con un'altra ventina di organizzazioni, ha lanciato una Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere di vietare ogni forma di pubblicità e di sponsorship da parte delle multinazionali che continuano a inquinare ma che si fanno belle con il greenwashing

di Federico Spadini, campagna clima Greenpeace Italia

Verso Cop26

Il mercato dei crediti di carbonio, un modo per ritardare la transizione ecologica

Ci sono due modi per ridurre l'impronta inquinante: le emission permits, con cui l'impresa che supera il suo limite deve scegliere se effettuare le modifiche tecniche necessarie oppure se acquistare permessi da aziende più virtuose. Con i carbon offsets i paesi industrializzati, per soddisfare parte dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni, finanziano progetti di “sviluppo pulito” nel Sud del mondo. Ma le controindicazioni dei due maccanismi sono troppe

di Flavia Levrero (Fridays For Future Italia)

Verdi si diventa

Risparmio e rispetto dell’ambiente: come diventare dei cittadini energetici

Ora è possibile grazie alla nascita della Comunità energetiche Rinnovabili (Cer). Oltre alla riduzione della spesa energetica delle famiglie, le CER favoriscono l’economia locale, mitigando lo spopolamento e favorendo l’inclusione. Per non parlare del rispetto del territorio

di Elisabetta Ambrosi

 

“Aurore”: la tempesta francese in tedesco si chiama “Heinrik”

In Italia – A scalfire la bella ottobrata che ha segnato la metà del mese su molte Regioni, giovedì 21 è intervenuta la depressione nord-atlantica battezzata “Aurore” secondo la nuova nomenclatura di Météo France (“Heinrik” stando invece a quella dell’Istituto di Meteorologia dell’Università di Berlino, in vigore dal 1954). Mentre la tempesta spazzava il Nord […]

di Luca Mercalli

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