martedì 5 dicembre 2017

Ri-pubbliizzazione PD e PD-L ma mi faccia il piacere! Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia

Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
                             www.acquabenecomune.org
Comunicato stampa del 5 dicembre 2017
Ri-pubbliizzazione PD e PD-L   ma mi faccia il piacere!
Che il sig.Pino Simeone, oggi consigliere regionale FI, si sbracci per l’acquisto delle quote pubbliche di Acqualatina con i soldi della regione è una vergogna!
Lui, e i suoi compagni di partito ed il suo mentore sen. Fazzone, negli anni hanno drenato risorse alla società, come membri del CDA, per oltre 1milione207mila euro!
Tutto questo mentre il gestore continuava ad ignorare le gravi perdite idriche delle zone del sud pontino. Una inadempienza contrattuale che oggi ha fatto diventare la diminuzione di risorsa idrica, un’emergenza che il gestore è incapace di arginare. Un gestore che per questo, insieme ai suoi protettori e profittatori pubblici e privati andrebbe subito mandato a casa!
Né, ci siamo dimenticati quando il Sig. Simeone, consigliere comunale a Formia, fu strenuo oppositore alla delibera d’iniziativa popolare n.109 approvata dal comune il 26.11.2007, con la quale non si approvavano gli atti che illegittimamente avevano portato la gestione Acqualatina a Formia e si richiedeva la restituzione degli impianti. E se questo non bastò, quella delibera fu successivamente “bloccata” da un ricorso del suo sodale sig. CUSANI ex presidente dell’ATO4.
D’altro canto, oggi che “i civici” vanno di moda, il furbone governatore Zingaretti e i suoi sodali PD locali cercano di utilizzare la questione della ri-pubblicizzazione del servizio idrico a solo fini elettorali.
Infatti, per anni hanno anestetizzata la legge regionale n.5 del 4.4.2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”. Non hanno provveduto a definire gli ambiti di bacino idrografico e le relative autorità (come previsto art.5) e le nuove convenzioni di cooperazione. Né, hanno provveduto a finanziare e regolamentare il Fondo regionale per la ri-pubblicizzazione (art.7). Né, hanno provveduto ad emanare le forme per il Governo partecipativo del servizio idrico integrato (art.8) al fine di assicurare un governo democratico della gestione. Né, hanno istituito il Fondo regionale di solidarietà internazionale (art.9).
Il sig. Pino Simeone dimentica tutta queste parti inevase della legge 5/2014 e si ricorda “solo” del finanziamento del Fondo regionale per la ri-pubblicizzazione e lo vorrebbe sfruttare per comprare le quote Veolia di Acqualatina, regalando 22 milioni al privato con fondi regionali!
Caro Pinuccio … impara a leggere!
Quel fondo NON prevede tale possibilità d’utilizzo, perché sventammo già come Comitati quest’operazione durante l’approvazione della legge regionale.
Infatti, il fondo può essere utilizzato solo per favorire la gestione del servizio idrico integrato tramite soggetti di diritto pubblico e quindi solo per aziende speciali e i consorzi tra comuni, che subentrano alle precedenti gestioni del servizio idrico integrato, effettuate tramite società di capitale.
Tradotto: il fondo non può essere utilizzato per trasformare una spa mista pubblico-privata in una spa pubblica che resta comunque un soggetto di diritto privato!
Non va dimenticato, comunque, che l’idea della giunta Zingaretti e del suo PD era quella di un Ambito Idrico Regionale UNICO con gestione concentrata in Acea spa. Questo, almeno finché Acea non era nelle mani dei Cinque stelle … che continuano a gestirla per fare business con l’acqua e … non solo.
Il lupo politico-convenienza perde il pelo ma non il vizio!
E’ bene anche chiarire ai cittadini che quello che stanno cercando di fare in provincia di latina con l’acquisto delle quote private di Acqualatina non è affatto la ri-pubbblicizzazione del servizio idrico come desiderata dal referendum popolare del 2011. E’ solo la possibilità di tanti sindaci di mettere le mani in pasta in Acqualatina … che resta ancora la società più appetibile per gli appalti.
E poi, perché correre a comprare, a prezzo doppio del loro valore capitale, le quote private di Acqualatina, se queste sono gravate da pegno reale a favore di Depfa Bank (oggi FMS WERTMANAGEMENT)? Su quelle quote continuerebbe a comandare la banca in virtù di patti scellerati ed illegittimi votati da sindaci e comuni. E perché, la giunta Coletta, che pur professa la ri-pubblicizzazione, per prima cosa non ha impugnato quel pegno che grava sulle quote del comune di Latina come un macigno? E non gli permette di governare liberamente sia le quote pubbliche già detenute che quelle acquistabili?
Attenzione poi …. Zingaretti, al di la delle bugie strumentali di Simeone, non ha detto che mette i soldi per l’acquisto delle quote private, ma solo che garantirebbe un mutuo per finanziarne l’acquistoAcquisto, che secondo le norme attuali, sarebbe necessariamente pagato dai cittadini in bolletta attraverso la tariffa. Ed anche se fosse, come fa la regione a farsi garante di un mutuo per quote di partecipazione di cui non ha la proprietà? Lo farebbe attraverso un’altra operazione di pegno? Oppure garantisce il pegno della banca? Ma questo è proibito dalle norme contabili degli enti pubblici!
Ma si sa, in campagna elettorale si fa a chi la spara più grossa pur di catturare voti!
Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia

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