martedì 5 dicembre 2017

Oggi è la giornata mondiale del suolo, la provincia di Latina e il suo capoluogo non stanno messi bene

Mentre continuano a fiorire (si fa per dire) centrali con emissioni cancerogene a biogas e biomasse in provincia di Latina, con terreno fertile sottratto alla coltivazione, terreni inondati di digestato fuori norma e compost fuori specifica, arriva anche la notizia della peggior annata negli ultimi 3 secoli in fatto di siccità. Solo un folle pensa di sottrarre terreni coltivati per uso umano e animale (e quindi spesso per alimentazione umana) per produrre energia inquinante che non serve visto che l’Italia (secondo il gestore) ha una capacità produttiva pari a 3 volte il consumo medio e 2 quello di punti. Con molte centrali che vengono spente per eccesso di produzione di energia rinnovabile (solare, eolico) che non può (per fortuna) essere fermata. La follia alimentata dalla speculazione. Basta pensare che, secondo i dati della Provincia di Latina, basterebbe coprire il 20% della superficie comprese nelle aree fabbricabili di PPE del comune di Pontinia per rendere autosufficiente la produzione delle abitazioni, uffici, negozi. Senza contare che la crisi idrica, soprattutto in provincia di Latina, viene aggravata anche dall’impermeabilizzazione del suolo che non ricarica più le falde. Le classifiche sulla qualità della vita bocciano il comune capoluogo (quindi la provincia) sull’alta percentuale dei morti per tumori: Latina 32 morti per tumore su 1.000 decessi, 92. in classifica (tumore vedere https://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/latina-32-morti-per-tumore-su-1000.html). Non è un caso che molti organi di informazione o hanno trascurato la notizia oppure hanno evidenziato aspetti sanitari diversi. Trascurando o ignorando o nascondendo il problema non si risolve certo, anzi. Proprio il consumo del suolo è anche causa dell’erosione, ma questo aspetto non viene quasi mai evidenziato quando si parla della scomparsa della spiaggia nel nostro litorale.

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